La scoperta è stata presentata a Pesaro al Congresso nazionale di Storia della Farmacia dal farmacista materano Nunzio Longo
Matera protagonista a Pesaro, città della cultura 2024, al 73° Congresso Nazionale di Storia della Farmacia che ha ruotato attorno al tema delle fonti manoscritte. L’evento, che si è svolto presso la storica dimora Villa Caprile, è organizzato dall’Accademia italiana di storia della farmacia. Durante il congresso, esperti ed appassionati della materia hanno condiviso le loro conoscenze, hanno partecipato alle sessioni informative ed hanno discusso degli sviluppi nel campo della farmacia storica. Relatore d’eccellenza per la Basilicata il farmacista materano Nunzio Longo, autore di numerose pubblicazioni di storia della farmacia locale, che ha presentato uno studio interessante sulla “Speciaria cinquecentesca materana”.
Lo studio di Longo parte dal ritrovamento di alcuni documenti cinquecenteschi custoditi presso l’Archivio di Stato della città dei sassi e che gli hanno consentito di ricostruire la storia primordiale della presenza della prima farmacia, detta spezieria, in città collocandola al civico numero 1 di Salita Duomo. Agganciato a questa ’speciaria’ il fisico Eustachio Verricelli che nella sua “Cronica de la città di Matera 1595-1596” descrive le terapie e le piante dell’epoca.
È lo stesso Verricelli ad essere testimone dell’esistenza di una eccellente ‘farmacopea naturale materana’ in cui la flora ha donato erbe e piante medicamentose e curative da cui sono stati prodotti decotti, infusi, miscele utili per guarire le malattie di adulti e bambini. Nella sua relazione Longo ha messo in luce alcuni aspetti fondamentali della ricerca farmaceutica e farmacologica del tempo: già allora le modalità di cura farmaceutica traevano spunto e insegnamento da luminari come Galeno, Mattioli e Dioscoride. Nel ‘500 era già ferma convinzione che la cura farmacologica dovesse fondarsi sulla ‘teoria degli opposti’ che si è tramandato sino ad oggi, tanto che con l’assunzione di antibiotici curiamo la malattia infettiva contrapponendo il principio attivo alla causa della malattia stessa.
La storicità documentale ha portato Longo ad imbattersi anche in argomentazioni del medico e filosofo melfitano Vincenzo Bruno che cita ancora Galeno come ispiratore originale di diverse metodologie curative fondate sulla ‘medicina ippocratica’ basata sulla fiducia nella capacità di guarigione intrinseca all’organismo. Si sviluppa così la ‘teoria degli umori’ in base a cui si riteneva che il corpo umano fosse permeato da quattro umori decisivi: sangue, muco, bile gialla e bile nera, tutti in grado di mantenersi in equilibrio (eucrasia) portando salute all’organismo. Qualora ci fosse stato un solo squilibrio (discrasia), il corpo avrebbe avuto un decadimento che sarebbe sfociato nella malattia.
Nella sua relazione Longo cita il manoscritto la ‘Platea di Santa Lucia’ in cui si narra del rapporto tra le monache benedettine di Santa Lucia e lo speziale don Angelo Giordano, a cui fittarono la prima farmacia locale con un canone di cinque ducati. La Platea altro non è che un documento ecclesiastico contenente un inventario dei possedimenti di monasteri, chiese o diocesi.
Per Nunzio Longo “è motivo di orgoglio aver presentato la ‘speciaria materana’ al Congresso Nazionale di Storia della farmacia perché Matera ha dimostrato di avere in ambito farmaceutico una valenza storica immensa che risale già al 1598. Già allora la ‘speciaria’ aveva un ruolo fondamentale e di prestigio presso la gente altolocata e tanto si dimostra dal fatto che l’ubicazione non era nei rioni sassi abitati dalla gente più povera, ma a ridosso e quindi in un’area in cui risiedevano i ricchi del tempo”.
Si complimenta con Nunzio Longo “per questa sua scoperta e per averne portato i risultati in un congresso nazionale” il Presidente Regionale di Federfarma Basilicata Antonio Guerricchio che sottolinea “l’importanza di questa ulteriore scoperta storica che ci fa comprendere che siamo parte- come farmacie- di un sistema di assistenza territoriale che parte da molto lontano e che, evolvendosi costantemente, è arrivato ai nostri giorni conservando la sua missione originale di aiutare le persone a stare meglio”. Speciaria San Lucia in via Duomo a Matera Nunzio Longo