Basilicata, salta il Consiglio regionale: manca il numero legale
Si doveva dibattere sulla mozione contro l’Autonomia differenziata
Oggi, 9 luglio, si sarebbe dovuto svolgere il Consiglio regionale in seduta straordinaria che avrebbe dovuto discutere su un ordine del giorno importante. Al primo punto all’ordine del giorno dell’Assemblea gli adempimenti, eventuali, per dare esecuzione alle disposizioni alla surroga dei Consiglieri Assessori. Poi si sarebbe discusso di Autonomia differenziata in più punti: la discussione e deliberazione circa lo “Schema delibera Consiglio regionale – Proposta di referendum abrogativo ai sensi dell’articolo 75 della Costituzione”; richiesta, ai sensi dell’art. 32 dello Statuto regionale, dai consiglieri Marrese, Araneo, Bochicchio, Chiorazzo, Cifarelli, Lacorazza, Verri, Vizziello. Ultimo punto all’ordine del giorno, la mozione: “Ricorso contro il d.d.l. Calderoli dinanzi la Corte Costituzione e possibilità di promuovere referendum abrogativo ex art.75 Cost.”, di iniziativa dei consiglieri Araneo, Verri, Cifarelli, Marrese, Lacorazza, Bochicchio e Vizziello. E’ tutto saltato, in aula soltanto in 9 consiglieri: tre della maggioranza e 6 della minoranza. Tuttavia, la maggioranza ha fatto mancare il numero legale, evidentemente la discussione sull’Autonomia scotta. Evidentemente anche sulla composizione dell’esecutivo, Bardi naviga ancora nell’incertezza. Resta il fatto che per la maggioranza erano presenti Pittella, Cupparo e Morea, il resto assente. Anche due consiglieri della minoranza erano assenti, Bochicchio e Vizziello, arrivati a seduta chiusa. Le forze di minoranza hanno denunciato come “inconcepibile l’atteggiamento della maggioranza” e giudicato “irrispettosa la mancata presentazione della nuova giunta regionale”.