Stellantis Melfi, la fabbrica lucana si ferma ancora una volta

5 luglio 2024 | 13:15
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Stellantis Melfi, la fabbrica lucana si ferma ancora una volta

Dall’8 al 12 luglio non si lavora nello stabilimento lucano come da noi anticipato nei giorni scorsi

Come anticipato il 2 luglio scorso in un articolo da noi pubblicato lo stabilimento di Melfi della Stellantis sospende l’attività per tutta la prossima settimana, dall’8 al 12 luglio. Sarebbero sempre i lavori di adeguamento della linea alla nuova Ds8, la causa per cui da lunedì la produzione a San Nicola rimarrà ferma. La causa, invece, ufficiale, secondo i sindacati che oggi stigmatizzano l’ulteriore fermo, sarebbe la mancanza di componenti.  E, la settimana di stop potrebbe essere soltanto l’inizio di un mese di luglio in cui-secondo alcune fonti interne allo stabilimento da noi sentite- “le giornate lavorative, in questo mese, andrebbero dalle 8, al massimo 9. Si lavorerebbe 2 settimane su 4 e considerando che il venerdì ‘balla’ ormai da un paio di mesi, eccoci alle “solo 8 giornate di lavoro questo mese”.

I sindacati esprimono preoccupazione. “Chiediamo subito alla nuova Giunta Regionale e al Governo italiano -annuncia l’Ugl in una nota-di mettere in campo strategie efficaci per affrontare e gestire questa difficile situazione e subito un incontro a tutti i livelli per mettere in campo qualsiasi iniziativa affinché il sito della Basilicata non soffra, anche e soprattutto per il blocco delle auto destinate all’Algeria che in base al prodotto che fuoriesce da Stellantis penalizzerà notevolmente la produzione a Melfi: se non ci sarà un cambiamento, bisogna mettere nel conto altre fermate produttive nel mese di luglio per turni interi e uno stop temporaneo delle linee a settembre.

Restiamo pronti e disponibili da subito – concludono i segretari Costanzo e Palumbo – a mettere in campo ogni iniziativa a sostegno al reddito perché ciò è una penalizzazione per tutti i lavoratori e la Regione Basilicata, deve essere garante e parte attiva in grado di sostenere anche le aziende e promuovere l’occupazione nelle imprese dell’indotto, dando certezza e sicurezza alle aziende e ai posti di lavoro”.