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Lavoro, 119 posti a rischio alla Iscot Italia di Melfi

14 aprile 2025 | 18:04
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Lavoro, 119 posti a rischio alla Iscot Italia di Melfi

Filcams Cgil, Uil Trasporti: “Serve un intervento urgente del governo nazionale e regionale per garantire salario e occupazione”

Si è concluso con un nulla di fatto l’incontro tra le organizzazioni sindacali Filcams Cgil e Uiltrasporti-Uil e la Iscot Italia che si è svolto oggi in Confindustria per discutere della vertenza che riguarda 119 lavoratori impiegati nelle pulizie negli stabilimenti dell’indotto Stellantis di Melfi.

A causa della contrazione delle attività per via di una riduzione delle commesse e all’uso massiccio degli ammortizzatori sociali per il periodo dal 14 aprile 2025 al 30 settembre 2025, data della scadenza dell’appalto con Stellantis Europe S.p.a., l’azienda ha deciso di ricollocare alcune maestranze su altri cantieri fuori regione.

La Filcams Cgil e la Uil Trasporti, esprimendo il proprio disaccordo sulle ricollocazioni adoperate dall’azienda, hanno chiesto che in taluni casi vengano almeno implementate le ore di lavoro a full-time con decorrenza dalla data di trasferimento, in modo da consentire ai lavoratori di vivere dignitosamente. Inoltre la delegazione sindacale ha chiesto il rientro immediato dei lavoratori trasferiti qualora le condizioni economiche e lavorative dell’appalto dovessero migliorare.

“La Filcams Cgil e la UilTrasporti – affermano i segretari Rocco Casaletto e Antonio Cefola – resteranno al fianco dei lavoratori vigilando che vengano rispettati tutti i diritti garantiti. Ancora una volta la crisi la pagano i più deboli, chi già vive una situazione precaria e sottopagati. È necessario un intervento del Governo nazionale e regionale a sostegno delle aziende dell’indotto coinvolte nella crisi dell’automotive. Occorre garantire salario e occupazione”.