Rinnovabili e pianificazione urbana: Sunpark, realtà operante nell’energia solare, espone gli scenari italiani
Tecnologie per l'ambiente

Rinnovabili e pianificazione urbana: Sunpark, realtà operante nell’energia solare, espone gli scenari italiani

4 aprile 2025 | 16:04



La crescente attenzione verso la sostenibilità e la riduzione delle emissioni climalteranti sta trasformando profondamente il modo in cui vengono concepite le città. La pianificazione urbana non può più prescindere dalla presenza di infrastrutture energetiche integrate, e in particolare dall’utilizzo delle fonti rinnovabili. In questo contesto, il solare fotovoltaico si conferma come una delle tecnologie chiave per favorire la decarbonizzazione dei contesti urbani. A fare il punto sugli scenari attuali e futuri è SunPark, azienda attiva nel settore dell’energia solare, che analizza l’evoluzione del rapporto tra città e impianti rinnovabili nel contesto italiano.

L’introduzione di impianti fotovoltaici nei contesti urbani è un processo in atto ormai da diversi anni, ma che oggi assume una dimensione più strategica. Non si tratta più solo di singole installazioni su edifici residenziali o industriali, ma di una vera e propria infrastrutturazione diffusa, capace di dialogare con la mobilità elettrica, l’efficienza energetica degli edifici e la gestione intelligente delle reti. In questo scenario, i Comuni italiani si trovano a svolgere un ruolo cruciale, sia come promotori di progetti, sia come regolatori di interventi su scala urbana.

Secondo le analisi di Sunpark, la maggiore sfida oggi è rappresentata dalla necessità di conciliare la vocazione storica e architettonica dei centri urbani italiani con l’inserimento di tecnologie moderne e spesso percepite come invasive. La normativa attuale prevede già deroghe specifiche per facilitare l’installazione di impianti solari anche in ambiti vincolati, ma l’equilibrio tra tutela del paesaggio e transizione energetica resta un tema aperto. In molte città si stanno sperimentando soluzioni innovative che puntano a integrare i pannelli solari in modo discreto: tetti fotovoltaici integrati nei materiali di copertura, pensiline solari per parcheggi pubblici, sistemi modulari su facciate o barriere architettoniche.

Un elemento chiave è la diffusione del concetto di “urban energy sharing”: nei nuovi quartieri, così come nelle zone soggette a rigenerazione urbana, si prevede sempre più spesso la realizzazione di impianti condivisi tra più edifici o soggetti, in linea con i principi delle comunità energetiche. Questo approccio consente di superare i limiti fisici di spazi e superfici, promuovendo modelli più efficienti di produzione e autoconsumo locale. Le esperienze già avviate in alcune città italiane – da Torino a Bologna, da Bari a Milano – dimostrano che un’integrazione strutturata tra urbanistica e impianti rinnovabili è possibile, e porta benefici concreti in termini di bollette più leggere, riduzione delle emissioni e maggiore resilienza energetica.

Sunpark evidenzia inoltre come la pianificazione urbana debba evolvere anche sotto il profilo degli strumenti normativi. I regolamenti edilizi locali, i piani energetici comunali e le linee guida per la sostenibilità degli edifici dovrebbero includere con maggiore sistematicità l’obbligo o la promozione dell’uso del fotovoltaico. Alcuni territori si stanno già muovendo in questa direzione, prevedendo incentivi per la progettazione di edifici “solari ready” o introducendo premialità per chi investe in soluzioni a basso impatto energetico.

Non va dimenticato che la spinta all’integrazione delle rinnovabili in ambito urbano risponde anche agli obiettivi nazionali e comunitari in materia di clima ed energia. Il Green Deal europeo, il PNIEC italiano e i fondi del PNRR individuano proprio nel settore edilizio e nella rigenerazione urbana uno dei campi prioritari per accelerare la transizione energetica. In questo quadro, le imprese attive nel settore fotovoltaico svolgono un ruolo cruciale nell’accompagnare progettisti, amministrazioni e cittadini nella scelta di soluzioni efficaci, scalabili e adattabili alle specificità locali.

Un altro fronte da considerare è quello delle sinergie tra energia e mobilità. Le città del futuro saranno sempre più interconnesse, e gli impianti solari potranno alimentare non solo edifici residenziali o pubblici, ma anche colonnine di ricarica per veicoli elettrici, sistemi di trasporto pubblico sostenibile e infrastrutture urbane intelligenti. L’energia prodotta localmente diventa così un fattore abilitante di una città più vivibile, autonoma e competitiva.

Naturalmente, esistono ancora barriere che rallentano questo processo. La frammentazione delle competenze tra enti locali e nazionali, la scarsità di personale tecnico formato, le incertezze autorizzative e il ritardo nella digitalizzazione degli strumenti di gestione sono ostacoli reali che richiedono interventi mirati. È necessario un salto culturale che veda l’energia rinnovabile non come un elemento da “inserire” a posteriori, ma come componente nativa del progetto urbano.

La visione di Sunpark punta a un approccio integrato, in cui l’energia solare diventa parte dell’identità architettonica e funzionale delle città italiane. Le potenzialità ci sono: il clima favorevole, il patrimonio immobiliare esteso e la crescente sensibilità ambientale offrono un terreno fertile per sviluppare modelli virtuosi. Servono, però, una governance coerente, strumenti normativi aggiornati e una collaborazione costante tra pubblico, privato e cittadini.

In definitiva, il futuro dell’energia nelle città passerà dalla capacità di trasformare la produzione rinnovabile in un elemento ordinario della vita urbana. Non più un’aggiunta, ma una parte integrante del modo in cui costruiamo, viviamo e progettiamo gli spazi. L’Italia ha tutte le risorse per essere protagonista di questa trasformazione, e le esperienze in atto lo dimostrano. Ora, la sfida è accompagnare il cambiamento con visione, concretezza e ambizione.