C’è voglia di verde a Potenza foto

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Si allunga l’elenco dei parchi urbani nel capoluogo di Regione. A disposizione della città, a partire dalla primavera 2012 – secondo le ultime previsioni degli addetti ai lavori – ci sarà anche il Parco di Macchia Romana che sarà intitolato a Elisa Claps.


Dal cemento al verde. L’aspirazione della nuova strumentazione urbanistica va, infatti, tra l’altro, nella direzione di valorizzare e mettere “a sistema” la connaturata vocazione “verde” della città per troppi decenni assoggetta all’inefficienza dei Piani Regolatori Generali che hanno prodotto: mancato rispetto degli standard urbanistici (Decreto Interministeriale 1444/1968), abusivismo e speculazione edilizia. L’incremento della disponibilità di polmoni verdi, più e meno attrezzati, ha piacevolmente inciso, anche, sulle abitudini di molti cittadini che non perdono occasione per darsi appuntamento “al parco”. Una tendenza, impensabile fino a qualche anno fa.


Il parco cantiere. All’ingresso del cantiere, sul lato opposto della Chiesa di Gesù Maestro, il pannello informativo del progetto di riqualificazione del Parco di Macchia Romana: scadenze, affidamenti e dettagli economici sono riportati nel dettaglio. Da qui si apprende che l’intervento di riqualificazione è realizzato con fondi Por 2000-2006, con un finanziamento di 1milione di euro e che la durata dell’intervento, avviato a giugno 2009, è stimata in 270 giorni di lavori. Il Comune si attendeva di portare a compimento l’intervento a settembre 2011. Oggi, però, i tempi di consegna dell’opera hanno subito uno slittamento “a fronte del maltempo che – spiegano dal Comune – ha protratto l’inverno fino allo scorso mese di maggio. Ed è cosa risaputa: con la pioggia e le basse temperature i lavori non possono procedere”. Intanto, c’è chi non resiste alla tentazione del jogging all’aria aperta. La rete metallica del cantiere si apre in un angolo e basta ben poco per intrufolarsi. E, così, c’è già chi fa footing lungo i sentieri sterrati tra cerri, querce e arbusti di diversa natura. I potentini, che in questi ultimi anni hanno scoperto il loro lato atletico, apprezzano l’ampia disponibilità di parchi in città, utile a far crescere e rafforzare la sana cultura dello sport all’aria aperta.


Casse comunali vuoti manutenzione dei parchi a rischio. Tuttavia, non si tralasci una realistica consapevolezza: c’è e ci sarà, ancora per i prossimi anni, disponibilità di finanziamenti europei per nuove opere pubbliche e, dunque, anche per la realizzazione di nuovi interventi, ma non per la manutenzione ordinaria dell’esistente. Perché è innegabile: i rubinetti della spesa corrente del Bilancio comunale sono, di fatto, bloccati. Si tira la cinghia e ci si deve accontentare di un: “quel che si può fare, si fa”. Ne è esempio emblematico: la fontana di Montereale. Rimasta “a secco” per anni, di recente è stata rimessa in funzione ed ora, finalmente, la si può ammirare in tutto il suo splendore. Eppure, non si fa mistero tra gli addetti ai lavori, che si sia trattato, solo, di un intervento “tampone” dal momento che, per risolvere in maniera definitiva il vero “problema” che l’affligge da anni, servirebbe un intervento di ben altra portata. Impensabile da sostenere in questi tempi di austerity. E con le casse comunali vuote. E’ a pochi metri di distanza, invece, la fontana più piccola: ridotta, da anni, a meno che una pozza d’acqua sporca attende ancora di essere soccorsa, mentre tutto intorno è diventato una frequentata area attrezzata ludico-sportiva, apprezzata da bimbi e genitori. Non resta che confidare in tempi migliori per l’economia glo-cale e in una rinnovata collaborazione di cittadinanza, mondo associativo e privati disponibili: perché il verde pubblico sia fruito ma, anche e soprattutto, tutelato e valorizzato.


Potenza e i suoi dodici parchi. Una dozzina le aree verdi ricadenti nel perimetro della città di Potenza. Il boschetto di Macchia Romana sorgerà su un’area di 90mila metri quadrati. Sarà secondo, quanto a superficie, solo al Parco Rossellino, con i suoi 365mila mq, a ridosso della Zona Industriale. Segue, in terza posizione, il Parco Sant’Antonio La Macchia, con 59milamq, nato negli anni ’70. E’ esteso 25.000mq quadrati il Parco Baden Powell, nel mezzo del popoloso Rione Risorgimento; poco meno lo storico Parco di Montereale, la cui realizzazione risale agli anni 50. Di 13.000mq la superficie della Villa di Santa Maria, già orto botanico, nell’omonimo rione. Tra gli ultimi nati: il Parco Europa Unita, con i suoi 10.000mq, molto frequentato dai residenti di rione Poggio Tre Galli, e non solo; il Parco Fluviale del Basento una pista in betonelle che costeggia il fiume Basento per circa 2 chilometri; il Parco Francesco Tammone più che un parco vero e proprio un “giardino pensile” sul “ponte” della famigerata “nave” di Miralles, a rione Cocuzzo. Appena un lembo di verde in mezzo ai palazzi: la Villetta fra via Torraca e via Nicola Sole. A questi si aggiungano, infine, le due aree verdi in cui non è consentito l’accesso al pubblico, di circa 7.000mq ciascuno: il Parco del Seminario di proprietà della Curia potentina; la Villa del Prefetto di proprietà della Provincia di Potenza, a pochi passi da piazza Prefettura.



 



 

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