Riordino sanitario, in Basilicata non c’è una vera programmazione

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    Il percorso di riordino del sistema sanitario in Basilicata continua a essere guidato da logiche contorte e misteriose. Non c’è una vera programmazione. E sicuramente non ci sarà neanche il nuovo Piano sanitario previsto per fine giugno. Come avevamo annunciato è tutto in mano ai burocrati che procedono a tentoni senza visione alcuna. Dalle poche e vaghe notizie, ci sembra che si proceda a macchia di leopardo. L’ultimo esempio è il provvedimento, del Direttore Generale dell’Asp, che disciplina la cessione dei contratti di lavoro dipendente assegnato ai Presidi Ospedalieri di Lagonegro, Melfi e Villa d’Agri. Con la L.R. n. 2017 “Riordino del Sistema Sanitario di Basilicata”, succede che L’Azienda Ospedaliera Regionale “San Carlo”, dal 1° gennaio 2017, ha assunto la titolarità dei presidi ospedalieri di base di Lagonegro, Melfi e Villa d’Agri, trasferiti ad essa dall’Azienda Sanitaria Locale di Potenza (ASP), e di conseguenza la titolarità dei rapporti di lavoro in essere. Ma, nella deliberazione del 20/04/2017, il Direttore Generale dell’ASP dispone l’assunzione, da parte dell’AOR San Carlo di Potenza, di 861 unità di personale dipendente, rinviando a successive intese ogni decisione riguardo i dipendenti non di ruolo sanitario pari a n. 83 unità. Abbiamo presentato un’interrogazione a risposta immediata al Presidente Pittella in cui chiediamo le motivazioni per le quali non è stato disposto, in un unico atto, il trasferimento del restante personale dipendente e in che tempi e modalità sarà assorbito il personale dipendente dei presidi ospedalieri di Lagonegro, Melfi e Villa d’Agri, il cui trasferimento dei rispettivi rapporti di lavoro non è stato disciplinato dalla suddetta deliberazione. L’elenco del personale escluso dall’assorbimento al San Carlo include: assistenti amministrativi, operatori tecnici, commessi, personale in servizio presso la farmacia o l’ufficio riscossione ticket. Come si pensa di far funzionare questi servizi in futuro? Se i rapporti lavorativi in essere saranno preservati, non si comprende il perché sono state rimandate le decisioni in merito, per lo più senza fornire alcuna spiegazione. Raccogliendo le giuste preoccupazioni del personale non ancora formalmente riassorbito, ci chiediamo anche noi perché questo trasferimento debba procedere in modo così scomposto lasciando in una sorta di ‘limbo’ tante persone. La logica del “riordino” in materia sanitaria si sta rivelando sempre più un percorso a tentoni a danno dell’efficienza sanitaria e della serenità dei lavoratori.

    Gianni Rosa, Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale

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