Un fronte unico Regione- Comuni del Sud. La proposta di Ferrone (LeU)

Per l'assessore comunale di Bella "solo il rinnovato e unitario impegno può garantire l’attenzione dovuta alle comunità locali del Mezzogiorno"

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Insieme all’iniziativa dei Governatori del Sud che, da Napoli, hanno lanciato il Patto per il Lavoro, quella dei sindaci ed amministratori dei Comuni del Marmo-Platano, impegnati a Roma nell’incontro presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, è un bell’esempio di come il sistema delle autonomie locali può far pesare i problemi del Mezzogiorno, specie delle aree più interne e svantaggiate, che non trovano spazio nelle dichiarazioni programmatiche del nuovo Governo. Non sarà certamente un Ministero del Sud a riequilibrare politiche nordiste a trazione Lega e a colmare dimenticanze ed equivoci.

E’ il commento di Carmine Ferrone, dirigente LeU per il Marmo-Platano e assessore comunale a Bella che aggiunge: solo il rinnovato e unitario impegno di Regioni e Comuni del Sud può garantire l’attenzione dovuta alle comunità locali del Mezzogiorno. Per questo dopo gli incontri di Napoli e di Roma – dice Ferrone – sarebbe scuramente più utile e proficuo un fronte unico Regioni-Comuni del Sud e su questo tema sono certo che l’Anci Basilicata di intesa con la Presidenza Nazionale Anci svolgerà un ruolo importante a partire dal replicare l’iniziativa dei Governatori con un’assemblea di sindaci del Sud. Prendiamo per buona la sollecitazione che viene dal Governatore della Sicilia Musumeci, mettendolo alla prova: “Il Nord fa lobby, il Mezzogiorno deve fare squadra”. Ovviamente – continua il dirigente di LeU – la squadra per vincere il campionato ha bisogno di una strategia di gioco chiara ed efficace, proprio come la fase di concertazione avviata a Roma dai sette Comuni del Marmo Platano in tema di infrastrutture, istruzione, salute, turismo, inclusione sociale, competitività ed efficientamento energetico. Se la Basilicata secondo i dati Istat perde 9 residenti al giorno, un numero decisamente più alto per i comuni delle aree interne, oltre alla mancanza di lavoro, e per questo è ancora più positivo il Patto dei Governatori, le motivazioni vanno ricercate nelle condizioni di vita delle popolazioni con i più piccoli paesi alle prese con la tenace difesa della scuola, del poliambulatorio o dell’ufficio postale e per garantire servizi minimi di assistenza agli anziani.

Tra le priorità – continua Ferrone – c’è senza dubbio la viabilità: la situazione della Sp 83 ne è il caso più emblematico. Quanto al piano di assunzioni nella P.A. che la nostra Regione sta perseguendo con il progetto Ripam è evidente che i Comuni hanno bisogno di personale, come chiedono da tempo, e nello specifico di profili specializzati da ricercare tra i nostri giovani laureati. Motivo in più per approfondire nel merito del Ripam il confronto Comuni-Giunta Pittella.

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