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Bonus casa 2020: come funziona?

Per il 2020 è prevista una detrazione dell’Irpef del 50% per la ristrutturazione di casa, vediamo come funziona

Per il 2020 è prevista una detrazione dell’Irpef del 50% per la ristrutturazione di casa, vediamo come funziona.

Nel 2020 l’agevolazione fiscale consiste nella detrazione dall’Irpef (l’imposta sul reddito delle persone fisiche) del 50% di quanto speso per i lavori di ristrutturazione effettuati sull’abitazione. L’immobile deve essere esistente con destinazione d’uso residenziale. In occasione della ristrutturazione è prevista una detrazione, sempre del 50%, anche per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici che dovranno arredare poi l’appartamento ristrutturato. Vediamo come funzionano il Bonus ristrutturazioni e il Bonus mobili.

Bonus per ristrutturazioni

Una parte delle spese sostenute può essere detratta dall’Irpef pari al 50% del totale. Ovviamente è necessario che tutto sia tracciato, occorre quindi pagare con bonifico, e il tetto massimo è di 96mila euro per ogni immobile. La detrazione verrà ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Se la quota annua della detrazione supera l’imposta Irpef, l’importo eccedente non viene recuperato in alcun modo. Per chiarire facciamo un esempio per un consumatore che si trovi in questo caso:

  • quota annua detraibile: 1.200 euro
  • imposta Irpef: 1.000 euro

La parte residua della quota annua (200 euro) non può essere recuperata né può essere richiesto un rimborso né può essere conteggiato per l’anno successivo.

Bonus mobili ed elettrodomestici

Il Bonus di mobili e grandi elettrodomestici è previsto per i dispositivi di classe almeno A+, ad esclusione dei forni per cui basta una classe A, destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione iniziata non prima del 1° gennaio 2019. Il bonus spetta solamente a chi usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero edilizio e per ottenerlo il bonus, basta indicare le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi. La detrazione del 50% si calcolerà su un importo massimo di diecimila euro, per cui se le spese sono maggiori, si detrarranno solo gli importi relativi a questa cifra. Ovviamente, se si fanno ristrutturazioni su più immobili si ha diritto più volte al beneficio. Comunque Tutte le informazioni sull’invio della comunicazione sono disponibili sul sito dell’Enea, alla pagina http://www.acs.enea.it/ristrutturazioni-edilizie/.

Gli interventi edilizi necessari per poter beneficiare del Bonus

Ecco gli interventi edilizi che danno diritto al Bonus mobili ed elettrodomestici:

  • manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al Bonus;
  • ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;
  • restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;
  • manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.

 Se non rientriamo nella casistica?

Se il nostro elettrodomestico non funziona poi così bene ma non possiamo essere rimborsati del 50% dell’Irpef, una buona soluzione potrebbe essere quella di riparare. Certo, spesso la riparazione può essere stressante, bisogna cercare il tecnico giusto, fidato, competente: per questo consigliamo di andare sul sito
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, dove potrai trovare solamente professionisti certificati, in grado di risolvere ogni guasto solo con pezzi originali.