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Cistite: le più colpite sono le donne

Circa il 40% della popolazione femminile si è trovata almeno una volta a combattere con la cistite. Un dato importante, soprattutto se confrontato con le percentuali nettamente inferiori riferite al sesso maschile: soltanto il 12% degli uomini, infatti, ha a che fare con infiammazioni delle vie urinarie.

Il perché le donne siano più colpite da questa patologia rispetto agli uomini è riconducibile alla differente conformazione anatomica tra i due sessi. Il corpo della donna, infatti, ha delle caratteristiche tali da agevolare la formazione di infezioni e la proliferazione di batteri.

Il primo fattore è la capienza della vescica, che risulta maggiore nel sesso femminile rispetto a quello maschile. Questa diversità fa sì che la donna urini con meno frequenza rispetto all’uomo, riducendo così le occasioni per espellere eventuali batteri in circolazione nel canale uretrale.

Contribuisce al rischio di infiammazioni delle vie urinarie anche la lunghezza dell’uretra, ovvero il canale che consente il passaggio dell’urina dalla vescica all’esterno. Difatti, se nell’uomo l’uretra raggiunge circa 18 cm di lunghezza, nella donna il condotto si riduce sensibilmente a circa 7 cm. La misura più contenuta dell’uretra femminile facilita l’ascensione dal perineo di batteri ed infezioni.

Gli sbalzi ormonali e l’afflusso di sangue nella zona del perineo durante il ciclo mestruale, poi, possono influire sul rivestimento della mucosa vescicale, facilitando ai batteri la possibilità di aderirvi.

Rimedi per prevenire e contrastare l’infezione urinaria

Innanzitutto, per prevenire e contrastare la cistite non vanno sottovalutate le buone pratiche da adottare nel quotidiano.

Bisogna infatti ricordarsi di mantenere una corretta idratazione, con almeno circa 2 litri al giorno, di curare con attenzione l’igiene intima utilizzando detergenti intimi delicati, di prestare attenzione al cibo che si ingerisce, limitando al minimo gli alimenti infiammanti come il caffè, zuccheri e grassi saturi.

Per alleviare i sintomi e cercare di contrastare l’insorgenza di questi fastidi è possibile assumere anche integratori alimentari specifici, come per esempio quelli a base di d-mannosio, uno zucchero semplice che aiuta a contrastare la proliferazione di batteri nel tratto urinario (per maggiori informazioni: dimann.com)

Inoltre, si consiglia di andare regolarmente in bagno e non trattenere le urine quando si percepisce lo stimolo, di indossare biancheria intima in cotone e pantaloni non troppo aderenti.

Cistite: le principali cause tra le donne

Considerata la percentuale di donne colpite dalla cistite, è importante acquisire maggiore consapevolezza su tale patologia e capire quali siano i fattori scatenanti.

La cistite è un’infiammazione della vescica che può essere di natura batterica o abatterica. La cistite batterica è in genere l’ipotesi più frequente: si tratta del caso in cui batteri intaccano la vescica dall’esterno, (passando dagli apparati genitali esterni e risalendo verso l’uretra) oppure dall’interno, partendo dall’intestino sino alla vescica. La scarsa o eccessiva igiene personale e un’inadeguata attenzione del benessere intestinale, quindi, possono provocare il trasferimento di batteri nelle vie urinarie.

Si parla di cistite abatterica, invece, quando l’infiammazione è provocata non da batteri ma da altre condizioni esterne o interne: una sollecitazione eccessiva durante un rapporto sessuale, l’utilizzo di prodotti aggressivi per l’igiene intima oppure l’assunzione frequente di cibi o bevande irritanti sono alcune delle cause scatenanti.

In entrambi i casi, i sintomi della cistite sono i medesimi: tra i principali, troviamo la sensazione continua di dover urinare, un colore torbido ed un cattivo odore delle urine, il bruciore ed il dolore durante la minzione, la percezione di non aver svuotato completamente la vescica pur avendo appena finito di urinare. A volte, può succedere anche di avvertire dolore all’altezza del pube o di ritrovarsi del sangue nelle urine.

Naturalmente, è importante saper riconoscere i sintomi che potrebbero far pensare ad una cistite, così da capire se ci sia a tutti gli effetti la presenza dell’infiammazione, poterla tenere sotto controllo e curare adeguatamente.