Le notizie dal territorio

Informazione Pubblicitaria

Come migliorare l’esito di un’operazione grazie alla chirurgia di revisione

Attraverso la chirurgia estetica è possibile correggere dei difetti fisici e ripristinare un corretto benessere psicofisico, migliorando l’armonia complessiva di alcune parti del corpo. Eppure, non sempre un intervento riesce perfettamente, senza contare che a volte l’esito funzionale ed estetico dell’intervento non è adeguato alle proprie aspettative.

In queste circostanze è possibile valutare il ricorso alla chirurgia estetica di revisione, anche conosciuta come chirurgia estetica secondaria, una soluzione che consente di correggere o migliorare il risultato di un precedente intervento. Di norma, la scelta ricade su un medico chirurgo estetico diverso, soprattutto quando la decisione è il frutto di un’insoddisfazione o del cambiamento del proprio obiettivo estetico.

In questi casi è opportuno scegliere un professionista qualificato, con esperienza e competenze specifiche negli interventi di chirurgia di revisione. È il caso del dottor Gianpaolo Tartaro, un punto di riferimento in Italia nel campo della chirurgia estetica, plastica, ricostruttiva e maxillo-facciale, in grado di eseguire interventi di chirurgia di revisione in totale sicurezza grazie a oltre 20 anni di esperienza e una profonda conoscenza delle tecniche chirurgiche più innovative e avanzate.

Quali sono i principali interventi di chirurgia estetica di revisione?

 

Come si legge anche sul sito del Prof. Gianpaolo Tartaro, gli interventi di chirurgia estetica di revisione possono interessare sia aree del volto che del corpo.

Uno dei principali è rappresentato dalla blefaroplastica secondaria, la cui finalità è la correzione o il miglioramento di alcuni difetti riscontrati dopo una precedente blefaroplastica.

Un esito non perfetto della chirurgia può causare diverse complicazioni, sia di natura estetica che funzionale, ad esempio una diminuzione del film lacrimale, una dilatazione eccessiva delle cicatrici che rovina l’aspetto naturale delle palpebre, oppure la loro rotazione verso l’esterno.

Una situazione analoga è legata alla rinoplastica di revisione, un intervento di chirurgia estetica con cui il professionista rimodella il naso, risolvendo un risultato estetico o un problema funzionale verificatosi dopo una rinoplastica non perfettamente riuscita. In alcuni casi la rinoplastica secondaria può essere necessaria in presenza di malformazioni congenite dell’apparato nasale, ad esempio come la labioschisi, una condizione che spesso richiede più di un intervento di chirurgia estetica.

Anche la mastoplastica additiva può rendere necessario in alcuni casi un intervento di chirurgia estetica di revisione, rivolgendosi a un professionista in grado di realizzare una mastoplastica additiva secondaria. Ciò può essere opportuno quando bisogna sostituire le protesi precedentemente inserite a causa del loro deterioramento, oppure in presenza di asimmetrie verificatesi dopo una chirurgia estetica effettuata da un altro medico chirurgo senza un’adeguata diagnosi pre-operatoria.

Cosa aspettarsi dalla chirurgia estetica secondaria

 

La chirurgia estetica di revisione consente di correggere una serie di esiti non soddisfacenti, per migliorare la qualità del risultato chirurgico grazie all’intervento di un secondo professionista in grado di risolvere degli errori.

Si tratta di interventi complessi e delicati, in quanto il medico chirurgo estetico deve operare su un tessuto già sottoposto a chirurgia e dunque cicatrizzato, inoltre bisogna affrontare la delicatezza della condizione psicologica del paziente dopo un’esperienza negativa.

Questi aspetti rendono evidente la necessità di affidarsi non solo a un chirurgo estetico esperto e competente, ma a un professionista capace di un approccio umano adeguato per conquistare la fiducia del paziente, che sia anche uno specialista nella chirurgia ricostruttiva e di revisione.

In questo modo è possibile approcciarsi alla chirurgia secondaria con maggiore serenità, partendo da una diagnosi corretta del problema per proseguire con la pianificazione della strategia chirurgica adatta e l’esecuzione di un intervento impeccabile e finalmente risolutivo.

Nella mastoplastica additiva secondaria, ad esempio, il medico chirurgo incide un tessuto cicatriziale più difficile da trattare, in quanto la pelle è inevitabilmente più sottile e meno elastica. Inoltre, bisogna intervenire nello stesso punto della precedente chirurgia estetica, per correggere i difetti riscontrati minimizzando i segni estetici lasciati al paziente.

La chirurgia di revisione è senza dubbio uno strumento essenziale nel campo della chirurgia estetica, tuttavia richiede una scelta accurata del professionista giusto al quale rivolgersi per evitare ulteriori disagi.

Allo stesso tempo, scegliendo fin da subito il chirurgo estetico più appropriato è possibile evitare il rischio di doversi sottoporre a un intervento di chirurgia estetica secondaria, per ottenere già con il primo intervento un risultato in linea con le proprie aspettative. Per questo, è fondamentale affidarsi sempre a dei chirurghi estetici competenti, esperti e specializzati, in grado non solo di garantire un intervento subito ottimale ma anche di correggere o migliorare i difetti di chirurgie non andate per il verso giusto.