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Transizione energetica: il ruolo chiave delle rinnovabili

Le energie rinnovabili stanno acquisendo un ruolo sempre più cruciale. Del resto, l’Unione Europea ha mostrato un impegno deciso verso l’incremento della loro diffusione, adottando nuove norme che mirano a portare la quota di energie rinnovabili nel consumo energetico complessivo al 42,5% entro il 2030, con un ulteriore obiettivo indicativo del 45%​​.

Inoltre, le proiezioni per il 2024 suggeriscono che l’espansione delle energie rinnovabili potrebbe contribuire significativamente alla riduzione del consumo di gas naturale negli edifici dell’UE, con una possibile riduzione di oltre 17 miliardi di metri cubi​​. Questa previsione mette ancora una volta in evidenzia tutto il potenziale delle energie rinnovabili nel contribuire all’accelerazione del processo di transizione energetica, con cui si punta a invertire la tendenza messa in atto dal cambiamento climatico.

Questa consapevolezza crescente a livello globale in merito a un maggiore utilizzo delle energie rinnovabili rappresenta un passo fondamentale verso un futuro energetico più sostenibile e resiliente, in linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra e di promozione di un ambiente più pulito e salubre.

Quali sono le principali differenze tra energie rinnovabili e non rinnovabili?

Le differenze fondamentali tra le energie rinnovabili e quelle non rinnovabili riguardano principalmente la loro origine, la disponibilità e l’impatto ambientale. Le energie non rinnovabili, quali petroliocarbone e gas naturale, derivano da risorse che si sono formate in lunghissimi periodi geologici.

Queste risorse sono limitate in natura e, una volta esaurite, non possono essere rinnovate o sostituite in tempi compatibili con la vita umana. Al contrario, le energie rinnovabili sono quelle che provengono da fonti che si rinnovano naturalmente in un breve lasso di tempo e sono per questo considerate inesauribili. Queste includono l’energia solare, eolica, idrica, geotermica e quella derivante da biomasse.

La natura perpetua di queste fonti garantisce una fornitura costante e a lungo termine, essenziale per un futuro energetico sostenibile. Inoltre, queste fonti di energia, essendo distribuite su vasta scala geografica, possono essere sfruttate in numerosi luoghi del mondo, riducendo la dipendenza da aree geografiche specifiche e mitigando i rischi politici ed economici associati alle fonti energetiche concentrate.

Come si legge anche nell’approfondimento proposto da NWG, le differenze sono altrettanto significative anche dal punto di vista dell’impatto ambientale. Le energie non rinnovabili, infatti, nel loro processo di estrazione così come per il consumo, tendono a rilasciare grandi quantità di gas serra e altri inquinanti, contribuendo in modo significativo all’inquinamento del pianeta. Al contrario, le energie rinnovabili sono generalmente responsabili di un impatto ambientale molto più ridotto per quello che riguarda sia la produzione che l’utilizzo (clicca qui per saperne di più).

Per tutte queste ragioni, la transizione energetica risulta fondamentale per assicurare un futuro energetico sicuro, pulito e sostenibile.

La diffusione delle energie rinnovabili cresce anche in ambito domestico

L’impiego delle energie rinnovabili sta diventando sempre più diffuso anche in ambito domestico. Innanzitutto, è in crescita l’installazione di tecnologie green come i pannelli fotovoltaici. Si tratta di sistemi che convertono la luce solare in energia elettrica, permettendo di generare autonomamente una parte dell’energia elettrica necessaria per il proprio fabbisogno.

Parallelamente, sta crescendo la domanda di forniture di elettricità prodotta esclusivamente da fonti rinnovabili. Naturalmente, in questo caso è importante rivolgersi a compagnie che mettano a disposizione prodotti certificati con la Garanzia d’Origine, che assicura che l’energia sia al 100% pulita.