Fca Melfi licenzia due dipendenti, “avevano venduto posto di lavoro”

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    Due dipendenti della Fca di Melfi, sono stati licenziati dall’azienda dopo aver appreso che i due uomini erano stati oggetto di un procedimento penale, archiviato dal gip di Foggia, per aver intascato una mazzetta da 5mila euro dalla famiglia di un giovane foggiano di 24 anni che, dopo il loro ‘interessamento’ era stato effettivamente assunto nella fabbrica di San Nicola di Melfi. A due giorni dal termine del periodo di prova il giovane era, però, stato licenziato. La notizia è stata riportata da Repubblica.it. I due licenziati, uno è delegato della Fismic, l’altro avrebbe fatto da intermediario tra il sindacalista e la famiglia del 24enne, sono stati anche sospesi dal sindacato che ha contestato loro di non aver informato in alcun modo l’organizzazione dell’esistenza del procedimento penale, pur concluso con l’archiviazione, sui passaggi di denaro tra i disoccupato e il sindacalista attraverso l’intermediario. Delle presunte tangenti per lavorare nell’indotto Fca di Melfi, aveva parlato in un convegno, il vescovo di Melfi, Gianfranco Todisco, il quale aveva denunciato a gran voce di aver appreso che alcuni giovani avevano dovuto pagare una mazzetta per poter andare a lavorare nell’indotto automobilistico di San Nicola di Melfi. Adesso il pallino è in mano alla magistratura che lo scorso giovedì ha ascoltato mons. Todisco. 

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