Siamo in uno Stato di ubriachezza

Quello che è accaduto a Roma, con lo sgombero dei rifugiati dal Palazzo di piazza Indipendenza, è il simbolo dell’Italia stracciona e ipocrita. Una figuraccia internazionale che si aggiunge a tutte le altre

Quello che è accaduto a Roma, con lo sgombero dei rifugiati dal Palazzo di piazza Indipendenza, è il simbolo dell’Italia stracciona e ipocrita. Una figuraccia internazionale che si aggiunge a tutte le altre. E’ mai possibile che ogni volta che c’è da gestire una situazione appena complicata, combiniamo una caciara?

Un prefetto che andrebbe rimosso, un Comune che non sa che pesci prendere, la polizia che esegue ordini insensati, i rifugiati trattati come pezze da cucina. Lo Stato si è comportato come un malintenzionato ubriaco appena uscito dall’osteria.

Ecco, siamo in uno Stato di ubriachezza. Ubriachi di ignoranza, di pregiudizi, di incapacità, di negligenze, di banalità e, come evidente, di violenza. Quello che è accaduto a Roma ieri è semplicemente vergognoso. A nulla valgono le giustificazioni delle autorità civili e dei servizi di sicurezza. Non è così che si gestiscono certe situazioni. In certe condizioni la cosiddetta legalità dello Stato non ha nulla a che fare con la giustizia. Se esiste un diritto privato, il rientro in possesso di un bene immobile, esiste un diritto privato e civile ad un alloggio per gli sfollati. Ed è da vigliacchi garantire un diritto a discapito di un altro.

Lo Stato ha il dovere di garantire i diritti di tutti. Nel caso dello sgombero a Roma, molti degli sfollati non sapevano dove andare e ancora oggi sono in mezzo alla strada da qualche parte, tanto per salvaguardare il “decoro urbano”. Saranno contenti quei romani con la puzza sotto il naso e con lo sguardo schifato che hanno più volte manifestato disagio per la presenza dei rifugiati un quel palazzo al centro della città.

Uno Stato democratico e civile, non carica i bambini sui furgoni della polizia trattandoli come criminali, non usa gli idranti contro i disabili e gli anziani, e nemmeno i manganelli. Soprattutto se si tratta di rifugiati.