Potenza, Parco Aurora avrà il suo polmone verde

Il comitato spontaneo di quartiere esprime soddisfazione per il nuovo parco urbano ma esprime ancora alcune criticità

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Mercoledì, 18 ottobre, la delegazione del comitato di quartiere spontaneo di Parco Aurora ha incontrato il sindaco della città capoluogo D’Onofrio e l’Assessore ai lavori pubblici Sergio Potenza.

Sul Tavolo l’area ex tribunale che dopo 37 anni, pare, avrà il suo parco urbano. Sono stati conclusi i lavori di smantellamento della struttura ed si è provveduto alla rimozione dell’amianto. Ora si prosegue in tutti gli atti formali e dovuti dalle normative vigenti. La realizzazione sarà conclusa per la fine del 2018 grazie ai 26 milioni che il Comune di Potenza aveva a disposizione con il FSC (Forest Stewardship Council).

Il comitato spontaneo di quartiere Parco Aurora ha apprezzato lo sforzo dei progettisti e dell’amministrazione di venire incontro ad alcune richieste fatte nei precedenti incontri ed ha benvisto anche la volontà politica di utilizzare parte delle economie per altre opere del quartiere.

«Una vittoria per tutti – spiega in una nota Domenico Roberto Rizzi del comitato spontaneo del quartiere – per il comitato spontaneo che circa tre anni fa è riuscita a riaprire la partita, quella della riqualificazione dell’ex tribunale».

Il nuovo polmone verde sarà ben collegato con il parco fluviale del basento e il più vicino Baden Powell grazie ad un sistema integrato di parchi e piste ciclabili.

I cittadini di Parco Aurora mostrano però ancora varie criticità: scarsa illuminazione urbana, deficitaria manutenzione del verde urbano e presenza di molteplici insetti.

Il comitato spontaneo di quartiere sta pensando alla nascita di un’associazione capace di mantenere un costante dialogo con l’amministrazione. «Nel quartiere – spiega Rizzi – ci sono molte aree verdi di proprietà di privati, ma nel momento in cui il privato non si prende cura della manutenzione, l’amministrazione ha il dovere di sopperire a questa carenza tutelando l’igiene e la sicurezza dei cittadini».

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