Le chiacchiere dell’assessore all’Ambiente

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    Leggo su Basilicataniet di oggi 31 maggio 2012 alle ore 17,56: Incrementare la raccolta differenziata. Riciclo dei materiali di scarto. Bonifica dell’amianto e dei siti inquinati. Gestione unitaria e non frammentata dei rifiuti. Sono solo alcuni degli obiettivi che il Dipartimento Ambiente intende perseguire con l’adeguamento del Piano regionale dei gestione dei rifiuti, soprattutto alla luce delle nuove disposizioni normative. Su proposta dell’assessore Vilma Mazzocco, la giunta regionale ha dato il via alle attività progettuali per aggiornare il Piano e ridefinire il sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti in Basilicata. Ma come!  Stiamo ancora alle attività progettuali? Ma questi non sono gli stessi obiettivi del Piano rifiuti 2001?

    Leggo ancora: Alla nuova pianificazione lavorerà un gruppo di lavoro, al quale, senza oneri per la Regione, parteciperanno, oltre ai funzionari regionali, il Dipartimento di Ingegneria e Fisica dell’Università della Basilicata e la struttura tecnico-amministrativa dell’Aato Rifiuti.
    Entro quattro mesi, il gruppo di lavoro procederà all’elaborazione di un documento propedeutico di indirizzo e predisporrà il Rapporto Ambientale.
    Mi sono illuso e deluso. Siamo inquinati fino al collo, delle bonifiche annunciate da anni non si vede l’ombra, la Fenice continua a bruciare veleni, il Pertusillo è un cesso senza tubo di scarico, il Basento piange e la Regione che fa? Elabora un documento propedeutico di indirizzo! Tradotto significa chiacchiere per prendere tempo, chiacchiere per fare propaganda. Da notare quel “senza oneri per la Regione”. Ma scusate i funzionari regionali e i dipendenti dell’Aato non li pagate? Ma scusate l’Università non prende soldi dalla Regione? Mannaggia a quella ipocrita furbesca retorica.

    Leggo ancora: “Si tratta di un importante passo in avanti – ha commentato l’assessore Mazzocco – verso la definizione di un nuovo sistema di gestione integrata dei rifiuti. Nuovo sistema di che? Mai esistito un sistema di gestione integrata. Sistema che avrebbe dovuto gestire proprio l’Aato Rifiuti. Nuovo un corno.

    Leggo ancora: E’ necessario mettere in campo una pianificazione che non solo tuteli l’ambiente, nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale, ma dia impulso a scelte di mercato produttive, quali quelle legate al riuso e al riciclo”. Dobbiamo dedurre che l’attuale pianificazione non tutela l’ambiente, non rispetta la normativa comunitaria, da impulso a scelte di mercato improduttive, quali quelle legate al disuso e alle discariche. Si, ma questo lo sapevamo già.

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