Matera. Raccolta differenziata, basta scherzi

Associazione Ambiente e Legalità: “Rimuovete quel dirigente”

Il 26 agosto scorso presso il Comune di Matera si è riunita L’allegra compagnia composta dai Sindaci rappresentanti il Sub-ambito 1- Area Metropolitana- Matera (capofila- sic!), Ferrandina, Bernalda, Tricarico ed Irsina insieme ai tecnici dell’ufficio “Servizio Speciale Comune” il cui Dirigente è il Dirigente “temporaneo” addetto al settore Manutenzione Urbana del Comune di Matera, il noto Ing. Giuseppe Montemurro.

L’allegra compagnia ha preso atto che i ricorsi presentati al Tar di Basilicata dalla GENESU ed altri erano inammissibili  ed improcedibili ed hanno dichiarato  sottoscrivibile il contratto di appalto dei servizi di raccolta differenziata, trasporto e recupero/smaltimento dei rifiuti solidi urbani con la società CNS che già oggi, tramite la ProgettAmbiente, gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti nella città di Matera in regime di proroga dal 1 Gennaio 2016  e con ben 12 ordinanze contingibili e urgenti emesse dal sindaco De Ruggieri; l’amministrazione De Ruggieri si caratterizza con le proroghe di gestioni contingibili e urgenti in attesa del pensionamento.

Sembra, quindi, che si possa andare alla sottoscrizione ed avviare la nuova fase della raccolta dei rifiuti che dovrebbe attestare il sub-Ambito 1 almeno intorno al 65% di raccolta differenziata. Ricordiamo che Matera, attualmente, è attestata con largo margine al 20% ed è infatti risaputo che come raccolta differenziata sia la pecora nera della Basilicata. La volontà di andare avanti è forte e si decide di farlo malgrado l’assenza per ferie del Segretario Generale del Comune di Matera Dott.ssa Mariella Ettorre che nella sua veste di Dirigente, questa sì dirigente per davvero! dell’ufficio Contratti dovrà curare la stipula del contratto. Si dà mandato al predetto Montemurro di trovare un notaio per il rogito, ancora una volta a pagare è Pantalone. Prima di assentarsi per le ferie la Dott.ssa Ettorre aveva fatto inserire nello schema di contratto una clausola risolutiva e la manleva per i comuni del sub-ambito in caso di pretese risarcitorie da parte di ProgettAmbiente qualora Genesu, nell’attivare il ricorso al Consiglio di Stato, fosse uscita vittoriosa e non già soccombente come è accaduto adesso al Tar di Basilicata con sentenza pubblicata il 15luglio 2019

Il nostro Montemurro non trova il notaio, la clausola risolutoria viene inserita all’art.24 dello schema di contratto da sottoscrivere e la Dirigente Ettorre di ritorno dalle ferie…non ha difficoltà a licenziare lo schema emendato. Si arriva al 4 settembre e l’allegra compagnia dei Sindaci del Sub-ambito1 assistiti dai soliti tecnici ma alla presenza dei rappresentanti della società aggiudicataria della gara: CNS e ProgettAmbiente ascolta il verdetto: l’art 24 va cassato, non è proponibile, infatti CNS non accetta l’emendamento! L’allegra compagnia dei Sindaci ne prende atto ed accetta di fare a meno della clausola di salvaguardia; a pagare, eventualmente, saranno i cittadini! Il nostro Montemurro si mette di nuovo alla ricerca del notaio? Certamente! perché il Dirigente dell’Ufficio Contratti non ci sta a stipulare un contratto che senza la clausola risolutiva può vedere i cittadini esposti a pretese risarcitorie da parte di CNS-ProgettAmbiente. Come all’allegra compagnia dei Sindaci l’aggravio dei  costi ai cittadini non riguarda così i consiglieri comunali di Matera,  ancora alle prese con il “Bando sulla raccolta dei rifiuti”, discutono sul terzo CCR: centro comunale dei rifiuti differenziati comunemente detto eco centro che non è  proprio previsto nel disciplinare di gara perché per Matera ne sono previsti due : il primo a Matera Sud , eufemisticamente in corso di realizzazione, ed il secondo a Matera Nord per il quale non è neppure stato individuato l’area sul quale dovrà sorgere. Nessuno ha chiesto al “dirigente” Montemurro ragione dell’accaduto e questo sarà un contenzioso che vedrà perdente la città di Matera quando la società aggiudicataria pretenderà i due centri o, in luogo, richiederà un ristoro economico.

Non è tollerabile essere presi in giro in maniera così evidente e costante dal Montemurro. Bisogna tempestivamente rimuoverlo, l’incarico da dirigente va revocato e sostituito con altro dirigente che sia alla altezza del compito. Il sindaco, invece, la città se lo dovrà tenere ancora per qualche mese fino alla scadenza del suo mandato tenuto conto che è stato puntellato dal PD locale e che battuto alle elezioni non è riuscito a stare lontano dalla stanza dei bottoni ed insieme hanno amministrato la città in così malo modo.

Pio Abiusi – Associazione Ambiente e Legalità