Sardine, “anche la Basilicata pronta a slegarsi”. A Matera la prima manifestazione del movimento

Il 27 dicembre in piazza Vittorio Veneto

Il 27 dicembre tutti in piazza: Matera non si lega e la Basilicata è pronta a slegarsi.” E’ quanto annunciano le Sardine lucane in lungo comunicato stampa, il secondo in pochi giorni, in cui illustrano i motivi della manifestazione e raccontano genesi e finalità del movimento. 

“In queste settimane -spiega il coordinamento lucano del movimento- l’attenzione dei media si è concentrata sulle piazze italiane, nelle quali si sono riversate decine di migliaia di persone accomunate dal senso di rifiuto per una politica becera fondata sull’odio e la paura. Il 27 dicembre, anche in Basilicata, a Matera, in piazza Vittorio Veneto, dalle ore 18.00 alle ore 20.00, ci attendiamo un’ampia adesione: tantissimi giovani e adulti, insieme, convinti che sia arrivato il momento di riappropriarsi degli spazi di partecipazione alla vita politica e istituzionale del paese.

A prescindere da quello che sarà nel resto d’Italia, ci sentiamo responsabili di fronte ad un fenomeno politico e sociale – quello del ritorno in piazza – dal quale è nato uno spazio di democrazia rinnovata. Anche la Basilicata ha bisogno di tutto questo, di quella piazza multiculturale e viva, luogo di confronto, di aggregazione e di crescita.

Al di là dei contenuti-aggiungono le Sardine lucane- crediamo che la forza di questo fenomeno sia la capacità, appunto, di smuovere le masse, di mobilitare le persone, di far alzare i giovani dai divani di casa e farli uscire in piazza. Far capire alle persone, ed in particolare ai giovani, che la Politica è bella se fatta nel modo giusto, che è necessaria per la sopravvivenza della democrazia stessa. I contenuti e i programmi arriveranno in seguito. Sicuramente, tra gli obiettivi della piazza, vi sarà quello di riaffermare i valori costituzionali di uguaglianza, solidarietà e accoglienza. Da non sottovalutare, l’urgenza di ribadire lo spirito antifascista che ha animato nel profondo i Padri fondatori della nostra Repubblica. Ma sarà necessario affrontare, anche e soprattutto, quei temi di primaria importanza per la nostra regione quali l’ambiente, la salute, il lavoro, la piaga della disoccupazione giovanile e della fuga di massa dei giovani lucani. Temi e problemi che ci toccano quotidianamente e che solo noi giovani, senza alcuna presunzione, possiamo e dobbiamo affrontare frontalmente per le sorti del nostro futuro e della nostra regione.

Le Sardine, ad oggi, sono un “banco” coeso e si dichiarano svincolate e indipendenti da ogni partito. Questo non significa essere apolitici o insensibili rispetto alle Istituzioni ma prendere le distanze da un atteggiamento e da una modalità di condurre la vita pubblica che non ci appartiene. Apolitico, per definizione, significa ciò che è estraneo alla politica, che non professa o non aderisce ad alcuna opinione politica. Stare in piazza per affermare un concetto di società più giusta, più sostenibile, più solidale, è Politica con la P maiuscola. Dire chiaramente che non ci si riconosce in un politico o in un partito perché hanno idee differenti dalle nostre è Politica. Dire che le politiche (queste sì con la p minuscola) dell’ex ministro dell’Interno sull’immigrazione, sui porti chiusi, sui decreti sicurezza sono quanto di più squallido si possa fare per innescare semplicemente la paura nelle persone e scatenare una guerra tra poveri, beh questa sì che è Politica. Persino comprare un panettone, magari di un’azienda in difficoltà economica nella convinzione di aiutare nel nostro piccolo gli operai di quella azienda, o fare la spesa in un piccolo supermercato anziché in un grosso centro commerciale, è Politica.

Nel periodo storico nel quale ci troviamo – in cui si alimenta il senso di paura, di precarietà e di insicurezza – vogliamo proporre un linguaggio politico che ritorni ad essere rispondente alla vita reale dei cittadini, restituendo loro fiducia, rispetto e dignità. Stiamo prendendo consapevolezza che il messaggio politico non sia appannaggio esclusivo del web, un luogo certamente importante, ma che non deve sostituirsi alle strade, alle piazze e alle comunità organizzate. Il riferimento ai territori è fondamentale poiché da essi soltanto si possono trarre idee e formulare risposte alle concrete necessità e ai bisogni di chi li abita.

Per il futuro ci aspettiamo che spazi simili di condivisione tornino a far parte della nostra quotidianità. La vera sfida, tuttavia, sarà quella di tornare ad ascoltare e non limitarci a sentire, dando vita ad una politica inclusiva.

Siamo partiti in tre dicendo “facciamo un gruppo Facebook e vediamo cosa succede” -raccontano- ed in poche ore gli iscritti al gruppo sono aumentati in maniera esponenziale, superando la fatidica soglia delle 6.000 sardine, la soglia che ci ha fatto sobbalzare dalle sedie, lasciare i nostri smartphone e prendere seriamente in considerazione l’idea di scendere in piazza. Un chiaro segnale che la voglia di partecipazione c’è ed è viva!

Nel gruppo di coordinamento, ad oggi, siamo più di 50 referenti, sparsi per tutta la Basilicata, in costante contatto e aggiornamento, tanto per realizzare la manifestazione di Matera del 27 dicembre quanto per creare, nell’imminente futuro, qualcosa di importante per rendere finalmente i giovani di questa terra gli assoluti protagonisti della vita politica lucana e realizzare finalmente quel ricambio generazionale, auspicato da tanti ma realizzato da nessuno.

Un gruppo eterogeneo di ragazze e ragazzi, di giovani e meno giovani, un grande contenitore di persone e di idee, di sogni e di riscatto. Le Sardine, del resto, sono semplicemente e meravigliosamente un movimento di giovani e meno giovani, di donne e uomini, che hanno dei valori e dei principi comuni Ed è questa la nostra grande forza, partire da una base comune di ideali e valori per far fronte comune, un grande fronte popolare che nasce dal basso senza alcuna distinzione partitica. L’unione fa la forza per vincere le battaglie. Divisi siamo destinati a perderle senza neanche il bisogno di scendere in campo.

I giovani, noi giovani, dobbiamo tornare a fare Politica attiva. Se non ci rimbocchiamo le maniche noi e non facciamo qualcosa noi, non ci sarà mai qualcuno che lo farà per noi.

L’indifferentismo alla politica, la non partecipazione è parassitismo, è vigliaccheria. Se la nave affonda, affonda per tutti, non solo per qualcuno. E allora, forse, è il caso di darsi da fare per tenerla a galla. Il tempo di stare a guardare è finito.

E’ ora che tutti facciamo una scelta di campo: fare fronte comune! -è l’appello conclusivo del Coordinamento sardine lucane- E dovrà essere proprio questa la ragione che dovrà spingervi, venerdì 27 dicembre, a Matera, dalle 18 alle 20, a scendere in piazza Vittorio Veneto con Noi, con le vostre famiglie, con i vostri bambini, senza bandiere di partito ma con in mano delle belle sardine colorate o un libro della Costituzione Italiana. Per gridare al mondo intero, dalla città dei Sassi, che un paese migliore e diverso, più colorato, più eguale, più giusto, più partecipato, è possibile! Ma per realizzarlo occorre l’apporto di tutti noi, di tutti voi, di tante goccioline che formeranno insieme un grande e meraviglioso oceano di persone!

Per qualsiasi informazione, potete seguirci sulla nostra Pagina Ufficale Facebook “Sardine Lucane. Lì troverete anche i nomi dei nostri referenti nei vari comuni sparsi sul territorio lucano per organizzare al meglio e tutti insieme la grande manifestazione di Matera che aprirà una nuova e straordinaria stagione  politica per la Basilicata: “La Primavera Lucana”, che parte dai giovani, che parte dal basso per andare lontano e puntare in alto.  #LaBasilicataSiSlega #LaBasilicataNonAbboccaPiù”