Tar Basilicata su proroga servizio trasporti

Filt-Cgil: La Regione si faccia carico dei maggiori costi dell'esercizio da qui alle gare e all'affidamento al nuovo gestore

La sentenza del Tar Basilicata con la quale si annulla la proroga del servizio pubblico locale con cui la Regione obbligava il consorzio Cotrab a proseguire il servizio alle stesse condizioni è il giusto epilogo di quello che la logica faceva apparire scontato: ovvero non si può obbligare nessuno a svolgere un servizio pubblico a contratto scaduto e alle condizioni economiche imposte.

A questo punto la Regione si faccia carico dei maggiori costi dell’esercizio da qui alle gare e  all’affidamento al nuovo gestore. Ciò che auspica l’assessore, cioè di proseguire i servizi con le nuove tariffe ma mantenendo gli stessi costi, implicherà inevitabilmente la riduzione dei chilometri e la perdita di posti di lavoro.

Del resto chiedere un nuovo piano con un bacino unico servirebbe a poco, sia perché non previsto dal regolamento vigente sulla concorrenza,  sia perché allungherebbe ulteriormente l’agonia dei trasporti in Basilicata creando ulteriore caos.

La Filt Cgil, che sul piano di bacino si è  espressa in maniera possibilista rilevando alcune criticità come il taglio di chilometri, parzialmente recuperati, o la mancata decongestione del traffico nei grandi centri con hub alle porte di Potenza e Matera con ingresso solo dei servizi urbani, resta convinta che l’impianto dei tre Utor sia una scelta valida ed equilibrata fra concorrenza e limitata frazionabilità dei servizi.

Ancora una volta denunciamo come scelte assunte dalla politica senza condivisione con il sindacato e in autonomia, in assenza di una intermediazione con chi opera nel settore ogni giorno, si siano rivelate completamente sbagliate.

Luigi Ditella

Segretario generale Filt Cgil Basilicata