Variante Delta, in Usa aumentano ricoveri bambini

Secondo i medici gli adulti devono sforzarsi di più per proteggere i più piccoli, specialmente quelli sotto i 12 anni, che non si possono vaccinare

L’ondata pandemica di covid in corso negli Usa, spinta dalla variante Delta, o indiana, sta mandando sempre più bambini in ospedale, sia a Philadelphia che nel resto degli States. Segno, secondo i medici, che gli adulti devono sforzarsi di più per proteggere i bambini, specialmente quelli sotto i 12 anni, che non si possono vaccinare. A livello nazionale, le ospedalizzazioni di bambini per Covid-19 sono salite dell’84% dal 10 al 31 luglio, da 665 a 1.224, secondo il Dipartimento Usa della Salute. In questa regione, il numero dei ricoveri pediatrici è salito da 4 a 13 nel New Jersey e da 20 a 28 in Pennsylvania, dal 10 al 31 luglio. Anche se in crescita, il tasso di ospedalizzazione resta basso: 1,1 bambini ogni 100mila in Pennsylvania e 0,7 su 100mila nel New Jersey.

Secondo un rapporto dell’Accademia Americana di Pediatria (Aap) e della Children’s Hospital Association, solo lo 0,1%-1,9% di tutti i casi noti di Covid nei bambini porta al ricovero in ospedale. La percentuale reale è probabilmente anche più bassa, poiché molti bambini che si contagiano non vengono testati, dice Sara Bode, direttrice dei servizi sanitari del Nationwide Children’s Hospital di Columbus, Ohio, e presidente di una commissione dell’Aap per la salute nelle scuole.

Tuttavia, questa tendenza è preoccupante per gli esperti. Bode dice che i ricoveri dei bambini tipicamente salgono insieme a quelle degli adulti della loro comunità. Nelle ultime due settimane, ha spiegato, sia il numero dei bambini positivi al test e di quelli che avevano bisogno di essere ricoverati è raddoppiato nel suo ospedale. Anche se i numeri restano piccoli, “è un trend significativo, al quale dobbiamo fare attenzione”, dice. Teme che la situazione peggiori in autunno, quando i bambini torneranno a scuola, la gente passa più tempo al chiuso e il virus si diffonde più facilmente.

Il rapporto dell’Aap dice che il numero dei bambini che sono risultati positivi al coronavirus Sars-CoV-2 è salito da un minimo di 8.447 il 24 giugno a 71.726 il 29 luglio. Al picco dell’ondata invernale, a metà gennaio, c’erano oltre 211mila casi tra i bambini.

Uno studio del Regno Unito pubblicato questa settimana da Lancet Child and Adolescent Health mostra che la malattia in media tra i bambini dura 6 giorni e il 98% guarisce entro 8 settimane. Tuttavia, il 4,4% accusa sintomi, il più comune dei quali è l’affaticamento, che durano più di un mese. Gli ultra-12enni tendono ad accusare più sintomi e ad avere un decorso leggermente più lungo rispetto ai bambini più piccoli.

I pediatri, a livello locale e nazionale, stanno anche osservando un aumento dei virus respiratori, che avevano concesso una tregua quando tutti stavano a casa, socialmente distanziati e con la mascherina. Il più serio di questi virus il virus respiratorio sinciziale (Rsv) e la parainfluenza.

Alcuni bambini che hanno avuto bisogno di essere ricoverati in ospedale per Covid, in linea generale, avevano problemi di salute preesistenti, ma molti erano in salute, prima di sviluppare difficoltà respiratorie o polmoniti. Alcuni bambini contagiati dal virus possono sviluppare la Mis-C, o sindrome infiammatoria multisistemica, una condizione potenzialmente grave. Souder spiega che il suo ospedale ha avuto oltre 30 bambini con Mis-C nel corso della pandemia. (Adnkronos)