Manganellate agli studenti e alle studentesse di Pisa, “clima di repressione nel nostro Paese va fermato”

Cgil Basilicata: L'Italia sta tornando indietro di ottant'anni in tema di diritti, una deriva che ci preoccupa e che va contrastata a tutti i costi

La Cgil Basilicata e la Cgil di Potenza esprimono solidarietà agli studenti e alle studentesse vittime dei fatti violenti che si sono verificati a Pisa da parte della polizia durante la manifestazione pacifica pro Palestina.

“Un fatto gravissimo – affermano i segretari Fernando Mega e Vincenzo Esposito – che esige delle spiegazioni e che ci auguriamo non venga derubricato a un incidente o a una cattiva gestione di quella singola piazza. Il clima che si sta creando nel nostro Paese ci preoccupa: il diritto di espressione e il diritto al dissenso sono sanciti dalla nostra Costituzione e vanno rispettati. Questo governo di destra, incapace di rispondere con la politica, gli investimenti e i progetti alle istanze dei giovani, sempre più spesso acconsente ad azioni di contrasto alle proteste eccessivamente violente e gratuite.

I fatti di Pisa non sono certo il primo caso e le minacce di bocciatura per gli studenti che hanno occupato le scuole, invocate dal ministro Valditara, sanno tanto di ritorsione verso coloro che intendono esprimere un dissenso. L’Italia sta tornando indietro di ottant’anni in tema di diritti, una deriva che ci preoccupa e che va contrastata a tutti i costi. Oggi è accaduto con i giovani, domani potrà accadere con chiunque scenda in piazza a manifestare. Chiediamo immediati chiarimenti da parte del Governo sui fatti di Pisa – concludono – ma soprattutto chiediamo che cessi questo clima di repressione e di violenza nel nostro Paese”.