Accoglienza braccianti agricoli stagionali, “in Basilicata solo emergenza e sgomberi”

Associazione Migranti Basilicata: "Ancora una volta ci siamo illusi che la tornata elettorale avrebbe portato una situazione nuova e diversa"

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dell’Associazione Migranti Basilicata sull’accoglienza dei lavoratori stagionali

“Ancora una volta ci siamo illusi. Abbiamo sperato che la tornata elettorale avrebbe portato una situazione nuova e diversa. Ma nell’isola delle illusioni  purtroppo si discute solo di poltrone e posizionamenti, tutto il resto, compreso i programmi (veri) elettorali, é noia. Dobbiamo concludere che la marmellata o la nutella piace a tutti e che comportano facile dipendenza: “Cicero pro domo sua “. Siamo prossimi alle campagne stagionali e anche questo anno 2024, che avevamo previsto essere l’anno dell’accoglienza, si presenta ancora una volta con la stessa precarietà di sempre. E forse anche peggio visto che sono tutti impegnati in campagne elettorali. Quando deve finire l’emergenza e si daranno concrete risposte all’accoglienza e al rispetto dei diritti dei cittadini ed anche degli ultimi e degli invisibili?

È ovvio che poi ci troviamo di fronte a casi come quello di Metaponto, dove dobbiamo registrare atti di violenza da parte di un immigrato nei confronti di inermi cittadini. Da molti anni, insieme ad altre Associazioni, abbiamo chiesto con forza un monitoraggio sanitario delle condizioni di salute dei lavoratori che sono costretti a vivere in condizioni disumane e che si conoscono. Perché non si vuole dare un servizio da parte delle Aziende Sanitarie della Basilicata? Per non parlare poi delle numerose scomparse di persone(molte delle quali sono stranieri) nella nostra Regione. In Basilicata si parla solo di emergenza e sgomberi. Ma degli ultimi e degli invisibili e come vivono non interessa a nessuno. Come si può vivere in casolari abbandonati, senza luce né acqua e fuori dal mondo? Molti gridano alla disoccupazione e alla fuga da questa Regione, ma come mai nessuno fa sentire la sua voce visto che si stanno perdendo molti milioni di euro perché non partono i lavori per la costruzione dei centri di accoglienza finanziati e che non vedono la posa della prima pietra. Il tutto nel totale disinteresse delle Istituzioni.

Aspettiamo ancora che partano i lavori per il Centro di accoglienza di Boreano, in territorio di Venosa, di quello di Lavello e di Scanzano. E quando si fanno i lavori per ristrutturare l’ex tabacchificio di Palazzo San Gervasio? Eppure se ancora ci arriva cibo sulle nostre tavole è dovuto al lavoro degli ultimi e degli invisibili che sono costretti a lasciare le loro terre per cercare lavoro ed una condizione di vita migliore. Quante promesse tradite in questi anni a partire dal finanziamento della Legge Regionale n. 13 del 2016 e dopo audizioni nelle relative Commissioni Regionali. Ricordiamoci sempre di queste condizioni disumane di accoglienza in una Regione come la nostra dove parliamo di numeri veramente esigui e non si riesce a dare una risposta dignitosa e valida per dare diritti e dignità a tutti. Ci auguriamo che per le prossime campagne stagionali si prevedano Centri di accoglienza per dare ospitalità dignitosa a tutti i lavoratori che arrivano e non soltanto ad una parte di loro. Francesco Castelgrande, Associazione Migranti Basilicata