Torna a Matera l’affresco rubato foto

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Cinquanta anni fa, il 13 aprile del 1962, 15 affreschi presenti nelle chiese rupestri di Matera furono trafugati dall’insegnante tedesco Rudolf Kubesch e da due suoi assistenti con la tecnica dello strappo


Il furto fu scoperto dal Circolo La Scaletta che effettuò tempestive indagini permettendo il recupero di una parte degli affreschi, grazie anche all’intervento dell’Interpol e dei Carabinieri.
Le opere non recuperate furono ritenute distrutte per sempre nel tentativo di strappo.
Nell’ottobre 2010 avviene un incontro casuale fra Friedrich Sernetz, già allievo di Kubesch ed in procinto di scriverne una biografia, e Francesco Foschino, operatore turistico materano ed appassionato ricercatore di storia locale. Nasce in quel momento una fruttuosa collaborazione italo-tedesca, che ha permesso la ricostruzione del furto grazie a documenti e testimonianze inedite raccolte da Sernetz e Foschino fra la Germania e l’Italia. L’indagine svolta ha permesso di ritrovare uno degli affreschi medioevali che si credeva perduto per sempre e che si trovava nella Chiesa della Madonna degli Angeli, a sinistra dell’altare. L’opera raffigura un vegliardo Santo monaco ed era in possesso di un cittadino tedesco completamente ignaro della provenienza dell’affresco, che risulta integro ed in ottimo stato di conservazione. Non è da escludere che successive indagini, svolte anche in collaborazione con gli organi preposti, possano permettere di recuperare anche gli altri affreschi trafugati e mai ritornati.
L’opera verrà riconsegnata alla città in occasione dei 50 anni esatti dal furto. Nel corso della cerimonia, in programma il 13 aprile, l’affresco verrà mostrato alla cittadinanza e quindi consegnato alla Soprintendenza per i beni artistici, storici ed etnoantropologici della Basilicata.






 


 

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