Gli alluvionati del Metapontino riprendono lo sciopero della fame

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    “Adesso che il nuovo Governo si è insediato non può ignorarci. Ora abbiamo il sostegno di tutti i cittadini. Monti dovrà risponderci”
     


    I cittadini del Comitato per la Difesa delle Terre Joniche dopo l’incontro di giovedì 17 novembre con i rappresentanti dei Comuni e delle Province del Materano e del Tarantino per valutare insieme la situazione hanno deciso di proseguire la mobilitazione per chiedere i fondi a sostegno di chi ha perso tutto nelle inondazioni del 1 marzo scorso. 


    Il Comitato, attraverso il suo portavoce Gianni Fabbris, ha espresso la sua valutazione: “Prendiamo atto che il Governo si è insediato e che entro qualche giorno entrerà nella pienezza delle sue funzioni. Al nuovo Presidente del Consiglio abbiamo già mandato attraverso i Prefetti di Taranto e Matera un primo messaggio con la richiesta di fare quello che il Precedente Governo non ha fatto: avviare il processo di risposta alle istanze del territorio e dei cittadini con l’emissione delle prime ordinanze dovute da almeno otto mesi per le aree alluvionate di Puglia e la Basilicata. 


     Da lunedì, prima di attuare altre forme di lotta e senza escludere ogni altra iniziativa compreso quella del blocco totale della SS Jonica, riprendiamo lo sciopero della fame; questa volta non lo dovranno fare i cittadini direttamente colpiti dai danni, che da nove mesi si stanno sacrificando in una dura ed impegnativa vertenza, ma lo faranno i cittadini della comunità solidale, segno di quanto questa vertenza sia importante per gli interessi generali del territorio e per la dignità delle istituzioni e delle comunità lucane e pugliesi.


    Il primo atto sarà una lettera che nella giornata di domani, venerdì 18 novembre, sarà inviata al Presidente Monti.


     

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