Imperturbabile la sanità lucana

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    Imperturbabile la sanità lucana continua il suo normale corso senza che alcun particolare avvenimento turbi lo status quo. Chi immaginava che la scoperta di sconvolgenti dichiarazioni su quanto avvenne una manciata di mesi orsono in sala operatoria al San Carlo avrebbe potuto causare commissariamenti, sospensioni disciplinari o cos’altro, è rimasto deluso. Nel frattempo a occuparsi del caso “lucano” arrivano anche testate giornalistiche nazionali. Stiamo raccogliendo i risultati delle scelte della politica lucana che è riuscita ad abbassare il livello medio della qualità dei servizi in Basilicata. E non era impresa facile. Superarsi è stato per certi versi arduo, ma con orgoglio possiamo dire che ce l’hanno fatta. Nel frattempo l’estate è passata fra un acquazzone e l’altro, a rovinare le poche ferie degli italiani; è suonato come un avvertimento del tipo “ricordati che devi morire”, a preannunciare vacanze sempre più all’insegna dell’“ora mi sistemo sul balcone a prendere un po’ di sole”. Ma non tutti i mali vengono per nuocere: riscopriremo tante cose che un consumismo sfrenato ci aveva fatto dimenticare. Ma, dicevo, l’estate è passata anche fra un gelato di Renzi e una vita raccontata al microfono da Pittella: i politici, unici attori sorridenti su un palcoscenico che viene smontato giorno per giorno. Certo, torneremo attori della nostra vita, dopo aver fatto gli spettatori, superpaganti, dello sfacelo totale. Spettatori correi, avendo partecipato attivamente alla scelta, semi imposta, della classe politica, che consta in pratica nel sunto dell’italianità. Ma tu non sei italiano? Certo, anagraficamente. Ma un medico austriaco mi disse che ero un aviatore americano morto in guerra e reincarnato nel bel tomo che sono. Per dimostrarmi che non scherzava, e che diceva una verità, mi invitò a farmi un giro nella bassa Germania per verificare se non riconoscessi qualche posto. Per la cronaca il mio aereo era precipitato proprio nella bassa Germania. L’esperimento non l’ho ancora fatto, ma di tipicamente italiano mi ritrovo davvero poco. Sarà. Ma va bene, andasse come deve andare, tutto sommato se mi tocca mi tocca e punto. Dovessi morire per un’emorragia al San Carlo o per una indigestione di calamari, sarà sempre il Karma che mi porto dietro ad averlo deciso. Ragion per cui possiamo ancora affidarci alla politica lucana, del resto, come dice oggi Travaglio parlando di Alfano, essere totalmente impreparati a tutto rende possibile la copertura di qualsiasi incarico che verrà puntualmente svolto nella peggiore maniera possibile. Questa è la nuova frontiera della democrazia. Bazinga.

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