L’emozionante storia di Maria Barbella nei Sassi di Matera foto

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L’appuntamento è per sabato 14 gennaio, ore 21, alla Casa Cava Matera nell’ambito della Stagione Teatrale 2011-2012, Teatri Uniti d’Italia, organizzato dall’Associazione culturale “Incompagnia” di Matera


E’ assai difficile immaginare un luogo teatrale più suggestivo della Casa Cava per un’altrettanto assai suggestiva rappresentazione, quella su “Maria Barbella – dal braccio della morte alla vita” realizzata dalla Compagnia SenzaTeatro di Ferrandina con la regia di Davide Di Prima e Adriano Nubile, un intenso e commovente monologo interpretato dall’attore Francesco Evangelista sulla vicenda esistenziale della lucana di origini ferrandinesi Maria Barbella, emigrata in negli Stati Uniti con la sua famiglia a fine Ottocento.


L’opera, frutto di un adattamento teatrale tratto dal libro di Idanna Pucci “La signora di Sing Sing – no alla pena di morte”, narra del dramma di questa italiana, condannata alla sedia elettrica – fu la prima donna della storia a subire questa condanna – per aver assassinato il suo amante Domenico Cataldo (anch’egli emigrato italiano negli Usa, proveniente da Chiaromonte), il quale, dopo averla sedotta, si rifiutava di sposarla. Maria Barbella fu condannata dopo un processo frettoloso e caratterizzato sicuramente da un atteggiamento razzistico da parte della società americana ma fu graziata tramite l’intervento dalla contessa di Brazzà Cora Slocomb (americana d’origine e sposa di un nobile friuliano), la quale, prese così a cuore il suo caso che convinse le autorità giudiziarie statunitensi e l’opinione pubblica a celebrare un nuovo processo d’appello.


La mobilitazione organizzata da questa nobile italiana può essere considerata senz’ombra di dubbio una delle prime tappe della lunghissima e civilissima campagna  contro la pena di morte.


Lo spettacolo, che si avvale del prezioso contributo della tradizione della canzone popolare ferrandinese interpretato dalla sig. Domenica Lisanti e della voce fuori campo di Marianna Regina, insignito di molti premi in Italia e numerosi riconoscimenti all’Estero, riesce realmente a comunicare allo spettatore i foschi e combattuti sentimenti di amore, dolore, rabbia, angoscia e solitudine che pervadono l’animo della protagonista.


“Maria Barbella-dal braccio della morte alla vita” tratta tematiche molteplici e complesse quali l’emigrazione, le discriminazioni sociali, la miseria economica oltre che non trascurabili spunti di riflessione sul valore della vita umana e sulla morte.


 


 


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