Ammazzati da nessuno, 30 anni di delitti “perfetti”

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    Abbiamo ricostruito quasi 30 anni di delitti  “perfetti”, avvolti nel mistero, intrecciati nel miscuglio incivile della reticenza e dell’omertà. Omicidi annullati in corpi mai trovati, o scomparsi nell’ipotesi del suicidio. Delitti consumati nell’arena della passione, della mafia, della droga, o della vendetta. Tutti senza colpevoli, molti senza movente. Clicca quiOmicidi e misteri, molti dei quali non sono più sulle cronache dei giornali, mentre altri ogni tanto ritornano selle colonne della stampa. Sono tutti casi “chiusi”, ma che lasciano aperte per sempre domande inquietanti alle quali nessuno ha dato una risposta. Cerchiamo di capire dentro quali scenari culturali e investigativi si collocano alcuni dei delitti irrisolti di cui abbiamo ci siamo occupati. Vediamo se e quanto la cultura locale, le credenze, i tabù o i pregiudizi abbiano potuto influenzare il decorso delle indagini, l’opinione pubblica, i mass media. Vediamo anche quanto i mezzi a disposizione degli inquirenti, le tecnologie e le conoscenze scientifiche all’epoca del fatto, abbiano determinato una certa superficialità nella conduzione delle indagini. E cerchiamo anche di capire quanto gli stakeholder occulti (poteri, personaggi influenti, tutori di interessi inconfessabili, fiancheggiatori, persone interessate ai depistaggi…) del delitto abbiano avuto peso nel determinare l’esito delle indagini.

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    I poteri forti della Basilicata debole.  Esiste davvero il Comitato d’affari di cui si parla da anni? Quel gruppo, da cui dipenderebbero carriere e appalti, promozioni e favori, licenze e autorizzazioni, insomma che avrebbe il controllo di tutto? Siamo andati a vedere, con un’occhio ai delitti “perfetti”.

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