Quando la politica ti rimane sullo stomaco

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    Nei giorni scorsi, all’ora di pranzo, siamo in un ristorante di Potenza. In una saletta di fronte al nostro tavolo c’è una strana compagnia. Un ex del partito dei comunisti italiani, già consigliere regionale. Un consigliere regionale in carica del Pdl, un consigliere regionale in carica ex Idv, un medico ex DS, un ex presidente del Consiglio regionale forse ex Udc o ex Udeur o ex qualcosa che ci sfugge. Un ex consigliere regionale Pdl ora leader lucano del Grande Sud. Un altro signore che non abbiamo riconosciuto. Hanno mangiato benissimo. E parlato troppo. Qualcuno ha organizzato la truppa per proporre qualcosa. Hanno parlato di politica, soprattutto di sanità e “dell’ospedale san Carlo che non funziona.” Un medico che ha fatto carriera grazie ai DS il quale crede di essere un grande politico, ha disegnato le sue proposte per rilanciare l’azienda ospedaliera San Carlo. Al terzo bicchiere di aglianico rosso pregiato, ha anche alzato la voce. Questo signore, secondo quanto ha detto un commensale, guadagnerebbe di più nella posizione che occupa attualmente piuttosto che al san Carlo. Quindi sarebbe, nel caso arrivasse a fare il direttore dell’ospedale regionale potentino, un eroe. L’ex consigliere regionale dei comunisti italiani, beve molto e parla poco. Però qualcosa la dice, che cosa, non si capisce. Anche perché se non alza la voce, non riusciamo a cogliere il senso delle parole. Ma la domanda che per due ore ci facciamo è: che ci fa questa gente intorno ad un tavolo di ristorante alle soglie delle elezioni politiche? Forse sono amici d’infanzia. No, no. Età troppo diverse. Forse si festeggia un compleanno, una promozione. Niente di tutto questo. Parlano di liste e di numeri, di candidati e di incarichi. La paccottiglia è servita. Per non imbarazzarli siamo andati via pochi minuti prima di loro. La domanda, in parte, ce la portiamo con noi in redazione. Pdl, ex Pdl. Idv ex Idv, Grande Sud, Partito dei Comunisti Italiani, ex DS, si incontrano per discutere delle elezioni politiche. In privato. Qualcosa ci è rimasto sullo stomaco. Un comunista, o sedicente tale, che brinda con un uomo del Pdl e viceversa. Abbiamo capito tutto. Ma ciò che conta è raccontare ai lettori che la politica continua a fare schifo. State attenti alle seconde file, ai sottoufficiali e agli ex generali, sono i peggiori. Sempre a caccia di un posto al sole, ma anche in ombra, purché sia un posto ben pagato con un piccolo orto su cui esercitare un potere. Naturalmente loro lo fanno per gli ideali.

     

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