“Il partito delle discariche sollecita ampliamento di La Martella”

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E’ passato poco più di un mese da quando, sulle cronache cittadine, si ebbe a parlare di partito del mattone che si riconvertiva ai rifiuti. Si continuava dicendo che l’amministrazione comunale auspicava l’ampliamento della discarica di La Martella, prima che si sapesse come la stessa aveva prodotto inquinamento, per il quale non si sta mettendo ancora mano. Su ciò torneremo con altra denuncia alla Procura della Repubblica. In quella circostanza osservatori attenti chiedevano i nomi di chi da tale vicenda si fosse avvantaggiato o che potesse avvantaggiarsi. Adesso il nome si può fare, sono venuti allo scoperto: è  il Pd cittadino. ”La Segreteria di questo partito ha chiesto al sindaco- anche esso aderente al medesimo, ndr- di intervenire presso la Regione al fine di non concedere alla Italcementi l’Autorizzazione Integrata Ambientale finalizzata, tra l’altro, all’utilizzo di rifiuti, meglio definiti come “combustibili solidi secondari” (CSS) utili alla produzione del cemento”. Premesso che tutto va argomentato e dimostrato nelle osservazioni che si possono presentare, nell’ambito del procedimento AIA entro 60 giorni dalla pubblicazione all’albo pretorio del comune interessato, quel che colpisce è la sensazione che i personaggi siano il gatto e la volpe di Pinocchio. Vuoi vedere che qualcuno di detta segreteria  di partito ha a che vedere con il mondo delle discariche e dell’indotto, tipo percolato? Ecco il partito delle discariche che sollecita l’ampliamento  di quella di La Martella e  si spende per il congruo contributo regionale al fine di prosciugare il percolato che ha trasformato quella discarica in un lago e che ha un battente di percolato di 80 cm, al 1 febbraio 2013  a detta del  dirigente “preposto”. “Il PD di Matera ritiene che al momento non ci siano le condizioni ed i presupposti per valutare gli effetti che le emissioni, in modo cumulato, produrrebbero sul territorio”. Certo su Topolino non è stato pubblicato ancora un report sulla riconversione parziale nei forni di un cementificio dall’uso di Pet-Coke  al CSS riveniente da rifiuti non pericolosi provenienti  da raccolta differenziata. E’ convinto ancora il partito del mattone e delle discariche di mobilitare qualcosa che non siano le truppe cammellate, assoldate ovviamente? Non è il caso di addentrarsi in specifiche argomentazioni  che vedono  positiva la sostituzione del Pet-Coke con il CSS perchè c’è già un’abbondante letteratura ed ampie esperienze produttive e poi con questo PD è inutile confrontarsi perchè il suo l’interesse è altro. E’ quello delle discariche, del percolato e della depurazione in apposito stabilimento in cui ha sistemato un Presidente che funge da coperchio di una pentola di cui non conosce cosa bolle- tali sono le dichiarazioni rese all’edizione regionale dell’emittente pubblica. Che il polverone sollevato sull’eolico industriale non sia cortina per distrarre dal vero obbiettivo? Il polverone dell’impianto della Zefiro è solo una manovra di disturbo forse perchè non ci sono ancora interessi locali nel business. Questa ultima vicenda non si risolve facendo chiasso ma nelle aule dei tribunali amministrativi come farà la nostra associazione.

Pio Abiusi Associazione ambiente e legalità
                                                                                                   

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