Illuminazione sostenibile a Potenza

Cittadini e associazioni scrivono all'Amministrazione comunale

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Allora cosa c’è che non va con i LED?

Il problema è che quelli che si trovano più comunemente in commercio producono una luce bianca-fredda dovuta all’alto contenuto di “luce blu”. Come sappiamo, infatti, la luce visibile è formata da tanti colori (quelli dell’arcobaleno per intenderci) e ognuno di essi corrisponde ad una determinata “lunghezza d’onda”. La luce blu è caratterizzata da una bassa lunghezza d’onda, e negli ultimi anni numerose ricerche scientifiche hanno mostrato come sia potenzialmente impattante dal punto di vista ambientale, sanitario, culturale e della sicurezza stradale, in quanto aumenta l’inquinamento luminoso.

Dal punto di vista sanitario, l’esposizione del nostro corpo a qualsiasi tipo di luce, di notte, ha potenziali effetti negativi e nel caso della “luce blu”, prodotta dai LED a luce fredda, risultano essere amplificati. Infatti essa può:

  • arrecare danni ai nostri occhi, in quanto, pur contribuendo poco allo stimolo visivo, deposita una elevata energia sulla retina, energia capace di dar luogo ad un danno “fotochimico”;

  • alterare il “ritmo circadiano”, l’orologio biologico del nostro corpo regolato dall’ormone della melatonina, la cui soppressione ad opera dell’esposizione alla luce blu può favorire disturbi al sonno e al nostro metabolismo, nonché l’insorgere di conseguenti patologie più gravi (la melatonina è anche un oncostatico in quanto aiuta a prevenire i tumori)

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