Ex Materit, Giannino Romaniello cade dal pero

Ma il Consigliere Regionale di LeU in tutti questi anni cosa ha fatto, di cosa si è occupato, dov'era?

Giannino Romaniello è un consigliere regionale della Basilicata. Non è un pivello della politica né è alla sua prima esperienza in Consiglio regionale. Eppure sembra che sia vissuto altrove negli ultimi anni e a darne conferma è lui stesso in una nota sull’amianto stoccato nell’ex Materit di Ferrandina di cui, negli ultimi giorni ha parlato TV2000 in un servizio.

Ora dico io, tu fai il consigliere regionale ‘navigato’ e cadi dal pero di fronte ad una notizia che non ha svelato niente di nuovo, avendone già scritto altre testate ed essendo finita, la vicenda, più volte al centro del dibattito in Basilicata. Apprendi oggi di questo scempio? Quel sito dismesso, con oltre 600 sacchi di amianto, si trova in Valbasento, l’area industriale tra Ferrandina e Pisticci divenuta sito nazionale in attesa di bonifica. Per cui uno pensa che un consigliere regionale dovrebbe sapere cosa significhi e perché quel sito è considerato una bomba ecologica a cielo aperto. 

E invece no, il nostro consigliere, “constata” oggi, come se prima che TV2000 facesse vedere il servizio in quel cimitero industriale si potesse andare la domenica, con la famiglia, a fare un pic nic.

Viene quindi da chiedersi in tutti questi anni, Romaniello, in Consiglio regionale cosa ha fatto, di cosa si è occupato? Sulla vicenda ex Materit e più in generale sulla Valbasento e sui veleni che racchiude, un consigliere regionale che dice di avere a cuore la salute dei suoi concittadini avrebbe dovuto far tremare il palazzo. Invece a tremare sono stati e sono i cittadini che vivono e muoiono in quell’area prima avvelenata e poi dimenticata.

Tra l’altro è strano dover ricordare che la vicenda non è estranea ai media, essendocene occupati, con le approfondite inchieste realizzate da Andrea Spartaco anni orsono. Così tanto per rinfrescare la memoria a chi fa finta di averla persa o peggio non ha mai avuto contezza di quel che accade sul territorio.

Al consigliere Romaniello ricordiamo che c’è un altro sito in attesa di bonifica. Si trova a Tito Scalo. Anche in questo caso ci sono veleni abbandonati (le vasche di fosfogessi dell’ex Liquichimica ne contengono in abbondanza). Caso mai gli venisse in mente di trascorrere una domenica fuori porta a studiare il prossimo comunicato stampa ad effetto.