Turismo in Basilicata, stagione sempre più corta

La fotografia scattata da Confturismo-Confcommercio insieme alle federazioni di categoria - Federalberghi, Faita (campeggi), Fipe (pubblici esercizi), Fto (tour operator) e Sib (stabilimenti balneari)

Una stagione “sempre più corta” concentrata tra questo fine settimana e la terza settimana di agosto segnata, decisamente, dalle condizioni meteo non favorevoli a giugno ed anche in una parte di luglio e dall’atteggiamento di maggiore risparmio. E’ la fotografia sull’andamento del turismo in Basilicata scattata da Confturismo-Confcommercio insieme alle federazioni di categoria – Federalberghi, Faita (campeggi), Fipe (pubblici esercizi), Fto (tour operator) e Sib (stabilimenti balneari) in base all’indagine nazionale realizzata con il contributo dell’Istituto Piepoli.

Anche i lucani – dice Michele Tropiano, presidente Federalberghi-Confcommercio – non rinunciano alla tradizionale abitudine di fare vacanza tra fine luglio e ferragosto. Con il risultato che, come accade in Val d’Agri, per effetto delle sagre e del rientro di nostri corregionali nei paesi d’origine per le prime tre settimane di agosto non c’è più una camera libera.

Quanto alle indicazioni dell’indagine nazionale, circa 300.000 italiani hanno cancellato o spostato una vacanza tra maggio e luglio causa maltempo. A fronte di previsioni iniziali positive che prospettavano incrementi di arrivi e spesa dei turisti sul territorio nazionale, l’estate 2018, fortemente penalizzata dal maltempo a giugno e per buona parte di luglio, registra per ora situazioni molto differenti da zona a zona e comunque non si attendono incrementi rispetto al 2017. Ad esempio le regioni Meridionali e le Isole, hanno subito frequenti incursioni temporalesche che hanno determinato un numero doppio di giorni piovosi: quest’ultimo dato pone il giugno 2018 al 2° posto fra i mesi di giugno piu’ piovosi degli ultimi 60 anni al Sud e Isole, alle spalle del giugno del 1976. Per quanto riguarda i soli turisti esteri diretti in Italia, spicca la redistribuzione delle preferenze tra aree di destinazione in favore del Sud e isole. Se infatti in quest’area si registrava, nel corso del 2017, solo il 15% della spesa totale dei turisti stranieri in Italia, il dato di quest’anno balza al 21%. Ne fanno le spese principalmente il Nord-Ovest, che scende di 4 punti percentuali, e il Nord-Est che ne perde 

Il budget medio degli italiani per la vacanza estiva sara’ di 847 euro pro capite e il mese dove si spendera’ di piu’ e’ agosto con una spesa media pari a 910 euro. In generale, rispetto all’estate 2017 sono il 13% in piu’ gli intervistati che dichiarano che spenderanno, per le loro vacanze, un importo maggiore di quello speso l’anno precedente. Questo budget – rilevano da Federalberghi Potenza – da noi si riduce di un buon 20-25%. Durata media del viaggio sostanzialmente invariata rispetto allo scorso anno ma spesa media in incremento su tutte le destinazioni e segmenti di vacanza.

Dopo tre anni di decisa ripresa, i principali indicatori sulle vacanze – commenta Tropiano-Confcommercio – segneranno una leggera frenata a causa dell’incertezza, non soltanto meteorologica, che sembra stia incidendo sulle scelte degli italiani.  L’aumento del numero di italiani che non farà vacanze estive tra luglio e settembre evidenzia lo stato di incertezza che sembra ancora caratterizzare la domanda interna .I dati del nostro Ufficio studi sulle vacanze estive mettono in evidenza una leggera flessione sia dei viaggi che delle presenze. Dobbiamo di nuovo sperare nel buon andamento del turismo straniero”.  Abbiamo in mano un tesoro, dal turismo possono venire grandi opportunità di sviluppo per la nostra economia”. Tropiano si è poi detto preoccupato del decreto dignità: “L’introduzione dei voucher per il nostro settore è un passo in avanti ma è una piccola cosa, bisogna intervenire sulla fiscalità abbassando l’Iva e sulla flessibilità del lavoro che nel turismo è principalmente stagionale”.  

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