Lettera aperta all’ex dg dell’ospedale San Carlo: “Si goda la pensione ma non pensi di autoassolversi dalle responsabilità”

Maiorino (Usb): restano i problemi da noi sempre denunciati

Gentile Dott. Maglietta,

La sua intervista ad un settimanale amico del San Carlo ci spinge a dire la nostra, con la consueta (ma spesso poco apprezzata) sincerità.

Ci saremmo aspettati molto di più, viste le sue esperienze acquisite presso il Crob, ospedale Di Matera e al San Carlo stesso, direttore sanitario, direttore generale, commissario. La nostra sensazione è che abbia usato un occhio di riguardo (forse tutti e due) verso persone e sindacati compiacenti, collegati al sistema di potere regionale.

Le regole per alcuni sono state applicate, per altri sono state benevolmente interpretate. La politica regionale ha sempre trovato una sponda solidale nella dirigenza del S. Carlo: De Filippo, Bubbico, Pittella sono sempre stati serviti, riveriti e accontentati! I disservizi da noi segnalati sono ancora molti, forse lei è “troppo indaffarato” per ricordarsene.

Restano aperti interrogativi su alcune importanti questioni.

Smantellamento e trasferimento della Chirurgia D’Urgenza lontano dal posto più funzionale ossia il pronto soccorso, rianimazione, radiologia e sale operatorie. Il S. Carlo è sede di DEA di 2° livello.

Ha peggiorato la situazione di Urologia: un primario viaggiante per tre reparti regionali.

Il trasferimento dei reparti del padiglione A è stato un campionario di superficialità e improvvisazione che ha creato notevole difficolta. Il padiglione che doveva accogliere questi reparti è un’altra opera incompiuta, da oltre sette anni.

Ha ordinato (solo verbalmente senza assumersi la responsabilità diretta) di utilizzare infermieri e anestesisti delle sale operatorie per l’urgenza emergenza nelle ore diurne per svolgere interventi programmati, costringendo i lavoratori a lavorare tutti i giorni con ansia per dare I’ assistenza adeguata.

Dopo numerose proteste anche con segnalazione all’opinione pubblica e per gli impegni presi e non mantenuti, siamo stati costretti a portare la discussione davanti agli organi prefettizi ed in quarta commissione regionale. Complimenti!

Mancano ancora presidi sanitari necessari, per esempio i sigilli di plastica dal costo di pochi centesimi che chiudono i cestelli dei ferri chirurgici e garantiscono la sterilità. Si continua invece a fornire i Kit di TNT che contengono materiale in più che poi viene buttato.

Ha annunciato in pompa la magna la costruzione di una nuova palazzina per il trauma center, costo previsto 26 milioni di euro, per una regione di meno di 600 mila abitanti, con tantissimi problemi sanitari da risolvere, un gigantismo a nostro parere non giustificato.

La situazione attuale vede: il pronto soccorso trasferito nove anni fa nell’attuale sede con notevoli costi, delle quattro sale operatorie attrezzate per le urgenze emergenze oggi ne vengono utilizzate parzialmente solo due.

Nei corridoi dell’ospedale fanno ancora bella mostra i bidoni che raccolgono l’acqua piovana! L’elenco sarebbe più lungo ma ci siamo limitati.

Lei ha parlato di impegno, di amore, alla base della sua gestione ma noi non abbiamo mancato di muovere critiche documentate. Forse sarebbe necessario da parte sua un po’ di senso critico, umiltà e … un po’ di pudore.
Si goda la pensione ma non pensi di autoassolversi dalle responsabilità.

Tommaso Maiorino, infermiere rappresentante Usb Basilicata