Crisi ex-Ilva: sindaci della provincia ionica fanno squadra e chiedono Consiglio dei Ministri a Taranto

Approvato all'unanimità documento da inviare a presidente Conte

Siamo al lavoro su più fronti, sia in piazza che nelle sedi istituzionali a fianco delle nostre comunità, dei lavoratori di Arcelor Mittal e delle imprese e dipendenti dell’indotto. Proprio l’indotto, in questa delicatissima fase, è il comparto meno tutelato e rischia di far scoppiare una vera e propria emergenza economica e sociale, a causa del mancato pagamento pagamento delle fatture scadute negli ultimi mesi. A parlare è il presidente della Provincia di Taranto, Giovanni Gugliotti. 

Per dare alcuni numeri- aggiunge Gugliotti- stiamo parlando di circa 60 milioni di euro di crediti a favore di oltre 150 imprese con più di 6.000 lavoratori, che rischiano di non ricevere più gli stipendi e di andare sul lastrico.

Per questa emergenza, ieri sera si è riunita d’urgenza l’Assemblea dei Sindaci della Provincia di Taranto, che all’unanimità ha approvato un documento da inviare al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, con la seguente richiesta: garanzia di pagamento dei crediti finora maturati (oltre 50 milioni euro documentabili) alle imprese dell’indotto; l’avvio di tutte le iniziative utili a garantire tutela in favore delle aziende dell’indotto, con particolare riferimento a forme di ammortizzatori sociali; estensione anche alle imprese dell’indotto dell’impegno già assunto da alcuni istituti di credito a sospendere le rate dei mutui e prestiti personali a tutti i dipendenti, nonchè a mettere in atto misure specifiche per il finanziamento delle imprese fornitrici del centro siderurgico; convocazione urgente di un Consiglio dei Ministri a Taranto.

Dal Governo-conclude il presidente della Provincia- ci aspettiamo una risposta immediata e l’Assemblea dei Sindaci tornerà a riunirsi il prossimo 25 novembre, alle ore 17:00, per affrontare altri temi della crisi e continuare a lavorare con la massima coesione delle forze politiche del territorio!”

Più informazioni su