In ricordo di Franco Ortolani, uno scienziato libero foto

La collega e amica del professore, Albina Colella, ripercorre le tappe di quanto fatto in difesa dell'ambiente con il senatore recentemente scomparso

Il 13 gennaio è stata celebrata a Palazzo Giustiniani, residenza del Senato a Roma, la commemorazione del Senatore e Professore Ordinario di Geologia Franco Ortolani, alla presenza del Presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati, del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, del Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, di parlamentari del M5Stelle, oltre che di parenti e amici.

Nella stessa occasione è stata annunciata la presentazione di un disegno di legge del M5Stelle sui Santuari dell’Acqua che porterà il nome di Ortolani.

Una bella e importante iniziativa che solo in parte attenua il dolore per la perdita di un amico, di un collega e di un compagno di numerose battaglie ambientali tra Basilicata e Campania per la tutela dell’Acqua e per lo sviluppo sostenibile del territorio.

Ortolani era talmente appassionato del suo lavoro che in qualità di Senatore voleva fare di più per il suo Paese, al punto che due mesi prima della sua morte mi aveva detto al telefono: “Dai Albina, segnalami le problematiche geoambientali della Basilicata che ritieni importanti, così faccio delle interrogazioni parlamentari“. Un ricordo che ancora mi emoziona e che non mi ha consentito di parlarne alla sua commemorazione a Roma, preferendo scriverne.

La qualità del Prof. Ortolani che ho più apprezzato era quella di essere uno “scienziato libero”, che non temeva di esprimere pubblicamente le proprie posizioni scientifiche critiche su problematiche ambientali cui sono connessi grandi interessi economici, e anche grandi rischi per chi si espone: ci siamo fatti buona compagnia in occasione di feroci attacchi. Per questo motivo non nascondo di sentirmi un pò orfana.

Insieme al grande idrogeologo Prof. Massimo Civita nell’ultima decade ci siamo molto impegnati per la tutela del Bene Comune Acqua, tra Campania e Basilicata.

Il mio interesse sull’Acqua e le sue problematiche si è sviluppato dopo essere arrivata in Basilicata, nel 1999, con il progetto europeo sulle risorse idriche della Val d’Agri di cui ero responsabile. Grazie al gruppo di Civita è stata realizzata anche la Carta delle Strutture Idrogeologiche  con le aree di ricarica degli acquiferi: importanti aree di salvaguardia delle acque ad uso umano che per legge (DLgs 152/2006, art. 94 comma 8) le Regioni sono tenute a perimetrare e tutelare. Una cosa che purtroppo spesso non accade, o non accade tempestivamente, lasciando porzioni di territorio molto vulnerabili all’inquinamento alla mercé di attività o insediamenti di ogni tipo.

Successivamente, circa nove anni fa, si è stabilita una naturale collaborazione anche con il Prof. Ortolani, che si occupava di problematiche ambientali nella adiacente Campania, le cui caratteristiche geologiche sono molto simili a quelle della Basilicata lungo il confine regionale. E’ stata una esperienza entusiasmante vissuta con la gente, interagendo con cittadini e comitati ambientalisti che chiedevano la nostra collaborazione sui problemi del loro territorio in merito alle problematiche dell’acqua e degli impatti ambientali del petrolio.

La nostra attività si è articolata in: 1. informazione dei cittadini, con numerosi convegni , interventi televisivi e radiofonici, conferenze stampa e pubblicazione di libri; 2. studi e pubblicazioni scientifiche (lavoro Colella Ortolani ) su problematiche ambientali segnalate da cittadini e comitati ambientalisti; 3. relazioni tecnico-scientifiche (Pergola Relazione) fornite gratuitamente a comitati ambientalisti per le osservazioni al Ministero dell’Ambiente, come quella sul progetto del pozzo petrolifero Pergola 1; 4. osservazioni su istanze di permesso petrolifero sottoposte alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale; 5.  comitati scientifici per l’Ambiente, a disposizione dei cittadini; 6. proposte operative su tematiche ambientali, come la Carta di Potenza, realizzata in occasione delle elezioni regionali lucane del 2013, e relazioni tecniche (Relazione petrolio, acqua e sismicità) realizzate anche con Medici per l’Ambiente, con proposte e suggerimenti alla Regione Basilicata volte a mitigare gli impatti ambientali del petrolio.

Eravamo ben consapevoli che il problema della tutela dell’Acqua, legato agli effetti di certe politiche neoliberiste avversi alla qualità della vita, si sarebbe molto aggravato negli anni sia in termini di qualità che di quantità dell’Acqua. Oggi esso ha assunto una dimensione sempre più globale, come risulta da tante situazioni nel mondo, tra cui:

– la Cina, dove quasi i due terzi delle falde acquifere superficiali sarebbero inquinate;

– Israele, dove l’acqua desalinizzata coprirebbe il 60% del consumo domestico, un numero impressionante. Più del 50% dell’acqua utilizzata negli impianti di irrigazione proviene da fonti di acqua recuperata; 

Bernie Sanders, candidato democratico (socialista) alle presidenziali USA del 2020, che ha inserito nella sua campagna elettorale anche il tema della tutela dell’acqua, e in particolare della necessità di rendere più severe le norme nazionali per l’acqua potabile;

– la Coca Cola che punta alle acque minerali italiane, e che recentemente ha comprato la società Acque Minerali Srl produttrice delle acque Lurisia, dopo aver acquisito Fonti del Vulture in Basilicata.

Concludo questa mia testimonianza con una nota di colore, un ricordo: le nostre accese discussioni sulla terminologia dei Santuari dell’Acqua, dove io preferivo il termine “Parchi dell’Acqua”, mentre Ortolani insisteva sul termine “Santuari”, in quanto esso dava ai cittadini l’idea della sacralità della risorsa idrica e dunque del suo grande valore.

Il Ministro dell’Ambiente Costa nel suo intervento ha dichiarato, riferendosi a Ortolani: “Un uomo che intendeva la politica nel modo giusto: non come elettoralismo, ma come gestione del Bene Comune”.

Il Ministro ha proposto per Ortolani la medaglia d’oro al valore ambientale della Repubblica Italiana.

Albina Colella, Professore Ordinario di Geologia, Università della Basilicata

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