Coronavirus. Conte annuncia nuove misure. Chiuse tutte le attività produttive non essenziali

Nessuna restrizione sugli orari degli esercizi alimentari. Aperte le farmacie

Parla al termine di una giornata drammatica, Giuseppe Conte. Dopo nuovi dati negativi sui contagi e sui decessi. E dopo un pressing arrivato da Regioni, sindacati e dall’opposizione per una ulteriore stretta del governo. Lo fa in diretta Facebook, per annunciare nuove misure contro il coronavirus. Prima ha incontrato le forze sociali. Poi i capi delle delegazioni dei partiti al governo.

Qualche ora fa i governatori della Lombardia e del Piemonte hanno firmato ordinanze per una stretta. Nel caso della Lombardia chiusi uffici pubblici, studi professionali, cantieri, attività all’aperto. Il presidente del Piemonte, Cirio, ha detto: “Chiudiamo tutto quello che è possibile chiudere con i poteri delle regioni”.

“In merito alla notizia della positività al Covid 19 di un uomo della scorta del Presidente del Consiglio, si precisa che nelle ultime settimane non c’è stato alcun contatto diretto con lo stesso Presidente, non avendo mai viaggiato neppure sulla stessa auto. Anche i contatti con gli altri uomini della scorta non destano preoccupazione, in quanto sono sempre state rispettate le distanze sociali di sicurezza e tutte le precauzioni. Il Presidente Conte nei giorni scorsi, ha effettuato un tampone che ha dato esito negativo”.

Il presidente di Confapi Maurizio Casasco, dopo la videoconferenza con il presidente Conte e le parti sociali, ha fatto sapere tramite una nota: «Oggi più che mai dobbiamo essere un Paese solo, la salute è un bene comune che va tutelato a Nord come a Sud. Perciò in nome della responsabilità e dell’unità di intenti nella lotta al Coronavirus, concordiamo nel chiudere tutte le attività lasciando ovviamente aperte le aziende veramente strategiche e delegando ai Prefetti il compito di verificare l’attuazione di queste disposizioni e tutte le particolari esigenze».

“La Cgil, come finora ha sempre fatto, chiede al Governo un ulteriore atto di responsabilità per evitare che la paura della gente si trasformi in rabbia: vanno sospese tutte le attività che non sono essenziali”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Cgil Maurizio Landini al termine della videoconferenza che si è tenuta questa sera tra Governo, sindacati e imprese.

dpcm 22 marzo 2020

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