Non c’è più rispetto per i morti: controlli dei Nas negli obitori, irregolarità anche all’ospedale di Villa d’Agri

Feretri abbandonati, sangue sui pavimenti, liquidi dalle bare e in generale mancanza di igiene, 23 denunce. Nell'ospedale di Villa d'Agri, invece, riscontrata l'assenza di un sistema di aspirazione

La notizia diffusa stamane dall’Agenzia AdnKronos, spiega quanto emerso dall’attività di controllo svolte nel periodo di emergenza sanitaria dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il ministero della Salute, presso le strutture di permanenza delle salme in ospedali pubblici e cliniche private, al fine di appurare il rispetto delle regole e delle misure di prevenzione al contagio da Covid. Oggetto di ispezione sono stati 375 tra obitori e camere mortuarie interni alle strutture ospedaliere, nonché analoghe aree adibite al commiato, riconducibili ad imprese funebri private e relativi servizi cimiteriali, rilevando irregolarità in 85 di questi.

Complessivamente – scrive l’Agenzia –  sono stati deferiti alle Autorità giudiziarie 23 persone e segnalati alle Autorità amministrative ulteriori 78, tra dirigenti di strutture sanitarie ed ospedaliere nonché titolari di imprese funebri private per violazioni della disciplina sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, inosservanza degli obblighi della normativa anti-Covid e delle leggi regionali e di polizia mortuaria, contestando 102 sanzioni penali ed amministrative.

L’ispezione della camera mortuaria del presidio ospedaliero di Marsicovetere (Potenza) ha evidenziato la conduzione della stessa in assenza di un sistema di aspirazione dei gas nella sala autoptica e di locali per deposito per il materiale d’uso e sporco nonché la mancanza di una sala di commiato per accogliere i parenti del defunto.

La maggior parte delle irregolarità, pari a 68 tra quelle complessivamente sanzionate, sono state appurate negli ambienti adibiti alla permanenza delle salme e al commiato in presenza dei familiari, mantenuti in carenti condizioni igienico-sanitarie e strutturali, in presenza di distacco di intonaco, macchie di umidità e muffe, piastrellatura fessurata, mobili vetusti e arrugginiti. In situazioni particolarmente gravi, sono stati riscontrati feretri lasciati per lungo tempo in ambienti promiscui in attesa di sepoltura o cremazione, false attestazioni di sepoltura di resti precedentemente riesumati, bare con perdita di liquidi e presenza di macchie di sangue.