Autotrasportatori Agorà: “Gli aumenti dei carburanti e dei costi energetici non sono iniziati con la guerra in Ucraina”

“Si è cavalcata l’onda dei rincari dei carburanti, usandola come cavallo di Troia"

Leggendo il protocollo di intesa tra le associazioni di categoria e il MIMS siglato il 17 Marzo, ci sarebbe ben bene da farsi qualche domanda ma altrettanto sarebbe necessario elencare alcuni dati di fatto che ovviamente vengono sistematicamente nascosti all’opinione pubblica.
I soggetti convocati a rappresentare il settore del trasporto sono gli stessi da trenta anni, compresi i loro senatori
Gli aumenti dei carburanti e dei costi energetici NON sono iniziati con la guerra in Ucraina ma ben qualche mese prima e le prime avvisaglie erano datate novembre 2021
L’andamento del costo del prezzo degli indici di riferimento petroliferi è sempre stato sotto gli occhi di tutti tranne di chi doveva controllare e sorvegliare le speculazioni selvagge; ad esempio nel 2019 il Brent era quotato 45 dollari al barile esattamente come nel 2012 ma il prezzo del carburante continuò a salire inspiegabilmente.
La protesta legittima di un settore vitale come l’autotrasporto deve, a mio parere, passare prima da una necessaria autoanalisi e di conseguenza di un biblico mea culpa, prima di arrivare a sedersi con il cappello in mano ad un tavolo istituzionale.
Come si evince dal documento, si sono intraprese due strade diverse: si è cavalcata l’onda dei rincari dei carburanti, usandola come cavallo di Troia per mettere sul tavolo argomenti che nulla c’azzeccavano con l’ordine del giorno e si è provveduto a tirare per la manica della camicia la viceministra al fine di far risolvere problemi endemici che le stesse associazioni non sono riuscite a risolvere, dopo averli creati, incentivati, mascherati.
Ora che, sempre grazie ai rappresentanti di tali associazioni, sono scappati i buoi, pretendono che qualcun altro chiuda la stalla e ci metta nuovi bovini pagati da Pantalone.
Le difficoltà e le criticità del sistema logistico le conosciamo tutti, le debolezze e i gravi sbilanci di forza contrattuale sono ormai noti da parecchi anni ma nel susseguirsi di tutto questo tempo, a partire dalle approvazioni del D.lgs. 112/2008, del D.lgs. 286/2005, dalle direttive Ue 1055/2020, 1071/2009, 1072/2009; tutti argomenti tirati per la giacchetta a sostenere un gioco ormai in perdita.
Non è necessario entrare nei meandri degli articoli di legge per rendersi conto che il settore è al collasso; fino a ieri vi andavano bene i pagamenti a 60 giorni e adesso no? Fino a ieri vi andava bene un interesse del 10% sui ritardi dei pagamenti ma ora non basta più? La concorrenza sleale che lamentate da una parte è la stessa che chiedete di agevolare modificando gli articoli del regolamento 1055 UE dopo che avete favorito ed incoraggiato le delocalizzazioni e le esterovestizioni? Il cabotaggio illegale che oggi vi dà tanto fastidio è il medesimo del quale non vi siete mai resi conto a partire dal 2008, anno in cui si aprirono le frontiere Schengen ai paesi dell’est Europa e sul quale avete abbondantemente speculato?
Lo strapotere delle committenze e della grosse piattaforme logistiche che avete alimentato e favorito per venti anni piegandovi a qualsiasi richiesta, qualsiasi pratica, qualsiasi disservizio, volete adesso stravolgerlo dall’oggi al domani ?
Tempi certi per carico e scarico, attese retribuite o indennizzate, adozione delle tariffe indicizzate e costi minimi di riferimento, adeguamento tariffe al costo carburanti, controlli digitali incrociati infrastati Ue, requisiti minimi di stabilimento, onorabilità e accesso alla professione, intermediazione parassitaria di soggetti che nulla hanno a che fare con il trasporto e che non esercitano la professione secondo l’art.1 c. D della 1055/2020, sono da considerarsi quantomeno il minimo indispensabile, ma non da oggi o da ieri quando vi siete svegliati, dovrebbero costituire capisaldi imprescindibili di talmente semplice comprensione da suscitare ilarità pure parlandone al panettiere di quartiere.
Purtroppo, un’altra volta, siete inadeguati. O siete collusi.

Fulvio Temporin – Agorà 2.0 – MT