Trasporto e smaltimento dei rifiuti: quell’appalto che non convince

L’Unione dei Comuni dell’Alto Bradano, con una delibera discutibile, raddoppia la durata e l’importo della gara. Perché?

Ricordiamo che la Ecotrash Srl è socia del Gal Lucus, è associata al Consorzio Ciclat e gestisce, per conto del medesimo Consorzio, il servizio di raccolta dei rifiuti solidi e urbani nell’area dell’Unione dei Comuni dell’Alto Bradano. Ebbene, 21 giugno 2016 viene indetta la gara di appalto per l’affidamento del servizio di raccolta rsu con il sistema “porta a porta”, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, spazzamento delle strade e servizi accessori nel territorio dell’Unione Comuni Alto Bradano, comprendente i comuni di : Acerenza, Banzi, Cancellara, Forenza, Genzano di Lucania, Maschito, Oppido Lucano, Palazzo San Gervasio, San Chirico Nuovo e Tolve, per anni quattro con l’opzione di proroga per ulteriori quattro anni, poi si aggiungeranno i Comuni di Venosa e Montemilone. Il 16 aprile 2017 l’appalto è aggiudicato definitivamente al R.T.I. Ciclat Trasporti Ambiente Soc. Coop e P.I. 2000 Srl. Il 29 giugno 2017 la Ditta affidataria sottoscrive il contratto d’appalto, registrato il 4 luglio 2017. Il servizio è avviato il 1° ottobre 2017. Questa la cronistoria di un appalto con in mezzo un ricorso al Tar di altra ditta concorrente e respinto dal Giudice amministrativo.

La gara ha validità di 4 anni con possibilità di proroga o rinnovo per altri 4 anni. L’importo quadriennale è di circa 10 milioni di euro.

Il giorno successivo alla registrazione del contratto, il 5 luglio 2017, Ciclat invia una nota al presidente dell’Unione, Nicola Vertone, con cui propone elementi migliorativi. Ad integrazione di quella nota, il 4 agosto 2017, consegnata l’8 agosto e protocollata in entrata il 17 agosto, Ciclat comunica l’intenzione di rimodulare la proposta con ulteriori elementi migliorativi, anche in sostituzione di quelli proposti con la nota del 5 luglio. Questi elementi migliorativi riguardano la fornitura di ulteriori spazzatrici elettriche e manuali in aggiunta a quelle già previste nell’offerta di gara; fornitura di altre attrezzature e strumenti, tipo press container ed altro. Il tutto per un valore complessivo quantificato dalla stessa Ciclat in 400mila euro. In aggiunta Ciclat offre un ulteriore sconto economico rispetto a quello previsto in sede di gara, pari allo 0,13% da aggiungersi allo 0,87% già offerto, per uno sconto totale pari all’1%: “quest’ultima proposta potrebbe essere applicata a partire dal quinto anno di servizio”.

Dunque, a gara aggiudicata, 16 aprile 2017, a contratto sottoscritto, 29 giugno 2017, e prima dell’avvio del servizio previsto per il primo settembre 2017, ma avviato il primo ottobre, Ciclat si trasforma in società filantropica: a una settimana dalla firma del contratto. Tutti questi regali perché? Semplice, è la stessa Giunta Esecutiva dell’Unione dei Comuni a spiegarcelo.

La Giunta, presieduta da Nicola Vertone, si riunisce il 14 agosto 2017, prima della data di protocollo in entrata, 17 agosto 2017, della nota Ciclat consegnata l’8 agosto. Leggiamo il verbale di quella seduta, saltiamo premesse inutili e ridondanze e andiamo al sodo. “…La ditta (Ciclat) dichiara che le soluzioni tecniche proposte richiedono ulteriori investimenti per oltre 400mila euro che, in costanza di condizioni di appalto, l’azienda non sarebbe in grado di assorbire senza rendere il servizio economicamente insostenibile”. E allora, perché Ciclat fa quella proposta? E perché la fa prima che cominci il servizio e dopo aver firmato un contratto? Chi ha verificato che il valore di 400mila euro fosse corretto? Il progetto e l’offerta presentati in sede di gara erano carenti, tanto da richiedere un’integrazione migliorativa?

“Per superare la difficoltà – scrive la Giunta Esecutiva nel testo della delibera – essa (ditta Ciclat) propone all’Amministrazione appaltante che, a fronte dell’offerta, si possa attivare l’opzione prevista dai documenti di gara ed estendere la durata contrattuale per ulteriori 4 anni, sì da poter distribuire il costo degli investimenti su un maggiore arco temporale e consentirne la sostenibilità”.  Ecco, spiegato tutto.

Perciò la Giunta esecutiva delibera di autorizzare l’opzione del rinnovo contrattuale con estensione della durata per ulteriori 4 anni e che il valore della gara sia determinato in 20.090.268,00 euro. Accade tutto in tempi record: 29 giugno sottoscrizione del contratto, 5 luglio Ciclat fa una prima proposta migliorativa, 4 agosto propone ulteriori miglioramenti anche in sostituzione della proposta precedente, il 14 agosto si riunisce la Giunta esecutiva dell’Unione e delibera il raddoppio della durata del contratto e il raddoppio dell’importo a base di gara. Tuttavia il servizio avrà inizio il 1° ottobre 2017. Non era il caso di aspettare qualche mese per verificare il funzionamento del servizio? Probabilmente la Giunta Esecutiva riponeva in Ciclat-Ecotrash una fiducia senza limiti.

Ora, a parte il richiamo in delibera, non chiarissimo per i profani come noi, ad alcuni articoli del decreto legislativo 50/2016 (ex Codice degli appalti), abbiamo alcune domande ingenue da fare, in aggiunta a quelle già fatte. Si può modificare la durata del contratto per contratti non in corso di esecuzione? Si può rinnovare o prorogare la durata di un contratto a pochi giorni dall’aggiudicazione e senza che il servizio sia iniziato? Di solito il rinnovo o la proroga previsti già all’origine nel capitolato o nel bando è un’opzione esercitata in prossimità della scadenza del servizio. Nel contratto stipulato in data 29 giugno 2017 non si fa alcun cenno a una opzione di modifica prima dell’avvio del servizio. Anzi tutti i documenti vanno nella direzione logica dell’opzione di modifica, rinnovo, o proroga, come è banale che sia, da esercitare a scadenza dei 4 anni, o comunque a servizio già avviato. La nomina di un esterno quale Direttore dell’Esecuzione del Contratto (DEC) avverrà nel giugno 2020, incarico per 15 mesi.

Ci sembra opportuno che il presidente dell’Unione chiarisca alcuni aspetti della vicenda tanto per non dare fiato a pregiudizi o dubbi sull’operato della Giunta Esecutiva in relazione all’appalto aggiudicato al Ciclat.