Accesso alle cure e alla cultura, Mega (Cgil): “il governo Bardi dimentica la Città dei Sassi”

"Si intervenga sull’Asm e si diano le risorse necessarie alla biblioteca Stigliani”

“Una città patrimonio Unesco e Capitale europea della cultura senza servizi è come una Ferrari senza carburante. Non assisteremo inermi al graduale depauperamento di Matera, il cui diritto alla cura e l’accesso alla cultura devono essere tutelati a tutti i costi”. È quanto afferma il segretario generale della Cgil di Matera, Fernando Mega, alla luce di alcune criticità che ormai da mesi attanagliano la Città dei Sassi. Prima fra tutte la sanità. “Da anni – prosegue Mega – come Cgil stiamo denunciando pubblicamente l’inesorabile declino della sanità materana. All’ospedale Madonna delle Grazie mancano medici e infermieri, i tempi di attesa per l’erogazione delle prestazioni sono sempre più inaccettabili, mentre l’Asm continua in una gestione tutta incentrata sulle nomine e poco sull’attenzione all’utenza. Ne è una prova la vicenda della nomina del direttore amministrativo, al centro di una nostra denuncia per la mancanza di requisiti, messa in evidenza anche dalla Regione che ha avviato un’istruttoria, ma su cui manca ancora l’intervento ufficiale della direttrice generale dell’Asm. Così come il pensionamento indotto della dottoressa Gabriella Coniglio a capo del reparto di Neurologia dell’ospedale, nonostante la sua richiesta di permanenza in servizio, che lascia gli utenti, molti dei quali anziani e fragili, senza una guida”.

Altra questione spinosa è il futuro della biblioteca “T. Stigliani”. “La mancata approvazione in sede di bilancio da parte della Regione delle risorse finanziarie – avvisa Mega – mette a repentaglio la sopravvivenza della stessa biblioteca, con i vari disastri che ciò comporterebbe da un punto di vista culturale, sociale, del turismo e anche del lavoro. Da un lato vi è la questione della manutenzione, ormai divenuta improrogabile, del Palazzo dell’Annunziata che ospita la biblioteca, dall’altra quella del personale ridotto al lumicino: sono solo 16 le unità, di cui altre 2 andranno in pensione entro dicembre di quest’anno. Le risorse regionali sono necessarie a garantire un adeguato servizio all’utenza e assicurare la corretta tutela e valorizzazione del patrimonio custodito: un servizio pubblico fondamentale per la città, che custodisce oltre 350.000 volumi, alcuni dei quali provenienti da 18 monasteri dismessi. Per questo motivo la Cgil sarà presente alla manifestazione promossa dalle associazioni in programma il 27 giugno, alle 19, in piazza Vittorio Veneto.

Non si può pensare che la bellezza di Matera – conclude Mega – possa da sola essere sufficiente ad accrescere l’economia del territorio e a garantire il benessere dei cittadini che la abitano, anche in modo temporaneo. All’attività di promozione deve seguire un reale impegno politico affinché la città possa essere efficiente e attrattiva a partire dai servizi essenziali quali sono la salute e l’accesso alla cultura. È necessario riprendere gli obiettivi della nomina di Capitale europea della cultura 2019, portarli avanti e ampliarli, altrimenti quella che è stata un’opportunità rischia di stagnare nel rimpallo politico delle responsabilità. Occorre che il governo Bardi accolga le istanze del territorio e della Basilicata affinché l’eredità di Matera 2019 non vada persa”.