Qualcuno ha rubato i sogni di Ornella Senesi

Trafugate le opere della giovane artista potentina che soffre di una sindrome visiva debilitante

La giovane artista potentina Ornella Senesi soffre di una malattia cronica, una sindrome visiva debilitante. Eppure, è riuscita a realizzare due opere straordinarie, inchiostro e grafite su carta, che riprendono i particolari di due scatti del fotografo statunitense, Steve McCurry. A qualsiasi sguardo le opere di Ornella risultano minuziose e ricche di infiniti particolari. I due disegni, ha dichiarato l’artista, rappresentano magici momenti di ordinarietà anche in scenari di distruzione. Essi parlano di civiltà, educazione e di pietà.

I due quadri di Senesi sono stati esposti all’interno de ” La Grande Mostra”, una collettiva itinerante di arti visive in omaggio al centenario della nascita del poeta Rocco Scotellaro organizzata dalle Associazioni “Casa del Popolo Ambulante” e “Terre Joniche”. Ebbene, i due quadri di Ornella, insieme a un quadro della pittrice Angela Menchise, sono scomparsi. Probabilmente trafugati tra il 2 e il 4 luglio scorsi durante il trasferimento delle opere dal “Castello del Malconsiglio” di Miglionico verso le mete espositive di “Palazzo De Luca” a Sasso di Castalda e del “Museo di Storia Naturale” nell’Abbazia di San Michele di Monticchio Laghi.

Chiunque sia il responsabile della scomparsa di quelle opere, certamente le ama, le ritiene di una bellezza straordinaria, di un’intensità emotiva avvolgente. Insomma il “ladro” è un amante dell’arte. L’eventuale trafugamento dei quadri non fa altro che confermare lo spessore artistico delle autrici. Tuttavia, se il furto sarà confermato, dovremo pensare a un amore patologico per l’arte. Un’opera artistica vive nello sguardo degli altri e muore, invece, se nascosta nella sindrome possessiva di una persona. Muore se occultata in una stanza privata, chiusa e magari oscurata. E’ come mettere la benda a chi ha gli occhi sensibili allo sguardo della bellezza. Dobbiamo anche dire che il ladro di opere d’arte, nel caso dei disegni di Ornella Senesi, è anche un ladro di sogni. Per una ragazza che soffre di una sindrome visiva debilitante non è facile creare opere come quelle che vedete in foto. Ci ha messo fatica, coraggio, tecnica, cuore. Soprattutto l’anima, l’anima che ha guidato quella matita fino in fondo. E quell’anima è la linfa dei sogni di Ornella. Restituite quel sogno, per favore.

Infanzia violata -Kabul 1978” –  di cm 22 x 30 fig.1  inchiostro e grafite su paper acid free, di Ornella Senesi

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Venerdì a pranzo – Beirut 1982” – di cm 21 x 26 fig.2  inchiostro e grafite su paper acid free, do Ornella Senesi

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