Fine vita, in Basilicata pronta alla discussione in Consiglio regionale la proposta di legge

Prima Regione d’Italia ad aver depositato attraverso l’iniziativa dei Comuni la proposta di legge regionale “Liberi subito” elaborata dall’Associazione Luca Coscioni

La Basilicata è la prima Regione d’Italia ad aver depositato attraverso l’iniziativa dei Comuni la proposta di legge regionale “Liberi subito” elaborata dall’Associazione Luca Coscioni per regolamentare l’aiuto medico alla morte volontaria. Mentre, infatti, in altre regioni sono gli attivisti dell’Associazione Luca Coscioni che stanno procedendo con la raccolta firme dei cittadini per raggiungere la soglia necessaria al deposito, in Basilicata, grazie alla Cellula Coscioni Basilicata, sono 9 i Consigli comunali ad aver deciso di attivare l’iniziativa legislativa, su 5 necessari. Una possibilità garantita dall’articolo 39 dello Statuto regionale.

I Comuni che hanno deliberato l’approvazione del testo sono Matera, Bella, Trecchina, Vietri di Potenza, Rionero in Vulture, Rivello, Miglionico, Picerno e Brienza.

Si è tenuta oggi a Potenza la conferenza stampa di presentazione della proposta di legge, con la partecipazione di alcuni rappresentanti dei Comuni che l’hanno sostenuta, (Per Rionero in Vulture, Donatello Pinto, consigliere capogruppo e l’assessora Cinzia Gliaschera; per Miglionico, Giulio Traietta assessore alla cultura; per Rivello, il vicesindaco Gianmario Mazzilli; per Bella, la Vicesindaca Angela Carlucci. Il Sindaco di Matera, Domenico Bennardi, ha mandato un video messaggio.

“La Basilicata è la regione più a Sud d’Italia che avrà la possibilità di discutere in Consiglio Regionale la proposta “Liberi Subito”, ha dichiarato Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, durante la conferenza stampa in cui è stata presentata la proposta di legge regionale di iniziativa popolare “Liberi Subito”, depositata grazie a 9 Comuni, “Ringrazio per questo la Cellula Coscioni della Basilicata e tutti i Comuni, i Sindaci, i Consiglieri che sostenendo la nostra proposta hanno reso possibile questo risultato. Qualcuno potrebbe dire che non è una Regione a dover fare una legge sul fine vita, ma ricordo che già 5 Regioni ne hanno dichiarato l’ammissibilità e la competenza della Regione. Questa proposta di legge ha l’obiettivo di fare rispettare la sentenza della Corte Costituzionale con la quale sono stato assolto per aver accompagnato Fabiano Antoniani (DJ Fabo) in Svizzera per l’aiuto medico alla morte volontaria. Questa sentenza, la 242/2019, ha valore di legge e prevede che a determinate condizioni (essere tenuti in vita da trattamenti di sostegno vitale, essere affetti da una patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche e psicologiche che si reputa intollerabile, ed essere pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli) si possa avere il diritto di scegliere di porre fine alle proprie sofferenze.

Ed ha un grande valore simbolico che in Basilicata siano stati proprio i Sindaci a voler portare avanti questa richiesta. A volte, infatti, la politica nazionale è oggetto di dinamiche di partito e coalizione e si finisce per dare torto ad una proposta che viene dalla parte nemica invece che dialogare e trovare posizione comune. I sindaci invece hanno come mandato quello di rappresentare una comunità, per cui spesso riescono più dei capi dei partiti a mettere l’interesse generale avanti rispetto alla propaganda di partito”