Vibac, situazione difficile per i 155 lavoratori

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“La situazione di grande disagio che vivono i 155 operai della Vibac di Viggiano, a seguito della richiesta aziendale di ricorrere alla cig, ha anche un altro risvolto: l’area industriale di Viggiano si avvia a diventare ‘hub’ esclusivo dell’Eni”. Ad affermarlo è Tonino Dipierri (IdV), vice sindaco di Grumento Nova, che aggiunge: “i disegni strategici dell’Eni in proposito non sono un mistero e sono sinterizzabili nella volontà di acquisire l’intero nucleo industriale. E’ da mesi che vanno avanti trattative con piccoli operatori economici perché cedano lotti e capannoni e persino con proprietari di lotti attigui, ancora a destinazione agricola, a quelli ricadenti nell’area industriale perché l’ampliamento del Centro Oli di Viggiano è sempre dietro l’angolo anche se il management Eni preferisce non parlarne per non spaventare le comunità viggianese e grumentina che sono quelle da sempre più esposte ai rischi salute ed inquinamento. Il problema che come amministrazione comunale di Grumento Nova abbiamo posto alla Regione – continua il vice sindaco Dipierri – è invece di ampliare l’area industriale della Val d’Agri per consentire una diversificazione produttiva rispetto a quella monoproduttiva petrolifera. Questo significa che ben venga il distretto energetico con tutte le attività dell’indotto, purchè in grado di realizzare posti di lavoro stabili e non a tempo determinato come in occasione della realizzazione della quinta linea interna al Centro Oli. Di qui dunque l’appello all’assessore Pittella, all’intera giunta regionale e ai consiglieri, oltre che ai sindaci della zona, ad affrontare la ‘vertenza Vibac’. Contestualmente – conclude Dipierri – si deve definire un piano a breve e medio termine per l’intera area di Viggiano stoppando, adesso che siamo in tempo, il disegno Eni di accaparrarsi tutti i lotti e persino, a prezzi stracciati, aziende agricole e vitivinicole”.

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