“Aprite le Catacombe Ebraiche”

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1248 cittadini chiedono l’immediata apertura delle Catacombe Ebraiche di Venosa. Hanno quindi condiviso la petizione proposta da Venusiae 2.0 e inviata al Soprintendenza all’Archeologia, al Sindaco di Venosa e,  per conoscenza,  all’Assessorato alle Attività Produttive. A queste istituzioni si chiede di adoperarsi perché le Catacombe siano aperte e fruibili e che possano essere ammirate e visitate non solo da sparuti gruppi.

1248 cittadini hanno condiviso il semplice fatto che Venosa non può permettersi di tenere chiuse le Catacombe Ebraiche sia per il prestigio di essere la città lucana con il più grande patrimonio monumentale, sia per le difficoltà inerenti ad un periodo economico non favorevole, sia per altissimo valore culturale del monumento e, last but not least, sia per l’investimento notevole che ha richiesto il restauro. 1248 cittadini si aspettano dalle istituzione  chiamate in causa un impegno concreto e immediato perché le condizioni di accesso, la promozione del monumento e la sua modalità di fruizione siano completamente mutate. In particolare, si chiede al Sindaco di Venosa di farsi portavoce di questa richiesta, di utilizzare tutti gli strumenti di pressione a sua disposizione perché le catacombe siano aperte a tutti, senza inutili filtri burocratici. Chiediamo, inoltre, all’Assessorato alle Attività Produttive, anche in previsione dell’anno prossimo gesualdiano di contribuire, anche finanziariamente e in modo determinante, alla piena fruibilità del sito. Chiediamo, infine, al Soprintendente di eliminare tutte le procedure burocratiche che limitano pesantemente l’accesso.

In questi giorni, Venusiae 2.0 ha raccolto sottoscrizioni e perciò vorremmo ringraziare i tanti che vi hanno contribuito e ci hanno sostenuto, sia privato che in pubblico. Purtroppo,  ci ha meravigliato la sufficienza con cui qualcuno ha guardato all’iniziativa. Problema loro di cui Venosa terrà conto!

Mentre eravamo impegnati in questa attività, sulla stampa si sono succeduti vari articoli, da noi non richiesti, che parlavano della vicenda. La Soprintendenza all’Archeologia di Basilicata ha sentito la necessità di far sapere la propria opinione sulla vicenda. Pur ringraziandola per la sollecitudine, ci tocca far sapere che Venusiae 2.0 ha sempre saputo che per visitare le catacombe fosse necessaria una autorizzazione,  si è fatta promotrice di una petizione proprio perché tale modalità venga superata.  E che ci sia l’esigenza di superarla è dichiarato a chiare lettere nelle stesse parole del Soprintendente che conferma  “… nessuna richiesta scritta è stata evasa”. Ciò vuol dire, semplicemente, che non c’è stata alcuna visita. Almeno stando alle parole e alle regole.  Quindi, tale procedura non è idonea a garantire flussi di visitatori. Le Catacombe sono quindi, di fatto, chiuse. Gli operatori turistici concordano che, con tali vincoli burocratici, sia impossibile operare e investire per organizzare la promozione e l’incoming .

Siamo stati sempre consapevoli della necessità di avere degli accessi ordinati , soprattutto  nel numero, ma questo cosa centra con l’autorizzazione? L’accesso ordinato rende ancora più prezioso il monumento e nessuno vuole svalutarlo.

Relativamente alle altre motivazioni richiamate dalla Soprintendenza, francamente riteniamo che non ci siano motivi ostativi. Anzi, rovesciando la logica si può affermare che un monumento visitato in maniera ordinata può essere meglio tutelato, conservato e valorizzato.  E si può convenire, per di più,  che se il monumento fosse stato aperto e in sicurezza, forse, l’incendio del 2011 poteva essere prevenuto.

Inoltre, i lavori in corso non limitano la possibilità di accedere alle parti non interessate a suddetti lavori. Abbiamo la speranza che i lavori e le ricerche continuino ancora per molti anni. Non possiamo però nascondere qualche preoccupazione relativa al fatto che un monumento inaugurato il 21 ottobre 2007 sia ancora in queste condizioni dopo ben 5 anni.

Chiediamo alla Soprintendenza di eliminare i filtri burocratici che limitano la fruizione del monumento (quante visite hanno avuto le Catacombe in questi 5 anni?) e predisponga gli atti necessari al regolare e ordinato accesso alle Catacombe.

Per ultimo, può essere, di questi tempi è comprensibile  che l’indisponibilità di risorse della Soprintendenza possa pregiudicare questa soluzione. Allora, basta dirlo, e chiederemo al Sindaco di farsi carico, insieme agli operatori privati e all’intera cittadinanza di Venosa della gestione diretta e della promozione a fini turistici del sito.

 

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