Basilicata in pericolo. Il mutismo di Pittella e il cinismo della politica foto

Ci sarà un motivo per cui Marcello Pittella continua a tenersi stretti dirigenti come Edmondo Iannicelli all’Arpab. O no?

Valutazione di Impatto sulla Salute nell’area del Cova. Adesso il presidente della Basilicata, Marcello Pittella, rimane in silenzio, almeno fino ad oggi. Aspetta le risultanze delle indagini del Noe? Lui aspetta sempre.

Ogni occasione è buona per rimandare, rinviare, allungare il tempo delle risposte. Non vede l’ora di uscire da questi impacci politici, da questi fastidiosi richiami alla responsabilità, alla verità, alle decisioni. Le risultanze dello studio presentato in questi giorni all’opinione pubblica, non sono equivocabili, come vorrebbe invece l’Eni. E questa volta non sono equivocabili nemmeno per la Regione, la quale balbetta con improbabili affidamenti di studi ulteriori ad improbabili carrozzoni vuoti e inutili. E già. In questi casi, quando non sai dove mettere la faccia, l’unica risposta per tamponare la vergogna è continuare a studiare ad approfondire.

Quante volte Pittella in televisione e nelle conferenze stampa ha dichiarato che appena sarebbero emersi dati certi sull’inquinamento avrebbe assunto decisioni anche drastiche? I dati sull’inquinamento erano emersi già da anni e lui li aspettava ancora. Quando poi sono arrivati per l’ennesima volta ennesimi dati, come nel caso dello sversamento di petrolio al Cova, lui che fa? Si agita, emana delibere, prescrizioni, tranquillizza, assicura e rilancia: “Faremo le necessarie verifiche e ci adegueremo alle risultanze scientifiche, noi ci atteniamo ai dati non alle supposizioni”.

Insomma, la matassa non ha mai un filo, e se ce l’ha non è l’unico. E così via, sempre, ogni giorno ogni mese ogni anno. Tale e quale ai suoi predecessori i quali, meno rivoluzionari di lui, da quei fastidi e da quegli impacci si sono liberati capitalizzando le loro negligenze e connivenze in fruttuose carriere politiche.

Stia tranquillo il presidente, il suo destino è segnato, farà anche lui una splendida carriera politica grazie alle sue negligenze e ai suoi giochi di prestigio di qualità superiore a quelle dei suoi predecessori. Ce lo ritroveremo sottosegretario o vice ministro in un dicastero qualunque sia non importa.

La gestione delle vicende sull’inquinamento in Basilicata è kafkiana e rimanda a una politica cinica, nichilista, vigliacca. Ci sarà un motivo per cui Marcello Pittella continua a tenersi stretti dirigenti come Edmondo Iannicelli all’Arpab. O no?