Scandaloso. La Regione Puglia e l’Arpa non hanno verificato le prescrizioni sulla Tap. Perché? foto

Il Governo ha così ricondotto a sé i controlli. E adesso? Intanto Renzi va in Puglia a parlare di un piccolo e necessario tubino, e a dire che non si deve polemizzare sulle trivelle

Le verifiche mai concluse

Quello che però sappiamo è che le seguenti verifiche non sono mai state portate a termine:

dalla Regione Puglia: A18) studi sismici per verificare la vulnerabilità della condotta in caso di sisma con parametri fisici del suolo e del sottosuolo, e in caso di saturazione del carico del gas; studi sulle dimensioni della condotta per verificare sicurezza massima in rischio di frana;

dalla Regione Puglia: A.23) valutazione di rischio di incidenti, “spillamenti e spandimenti” in fase di cantiere;

dalla Regione Puglia: A.31) redazione di un Progetto di Monitoraggio Ambientale che dovrà presentare le criticità ambientali, azioni per il monitoraggio, minimizzazione dell’impatto su atmosfera, ambiente idrico, ambiente marino, suolo, sottosuolo, vegetazione, flora, fauna, ecosistemi, rumore e paesaggio

dalla Regione Puglia: A.32) capitolato di appalto con tutte le azioni progettuali, mitigative, e compensative con particolare alla salvaguardia di ambiente marino, acque superficiali e sotterranee, salute pubblica, clima acustico, qualità dell’aria, stoccaggio del terreno di scotico

dalla Regione Puglia con il coinvolgimento dell’ARPA Puglia: A.41) piano di monitoraggio della fauna stanziale e migratoria per assicurare che le tutele imposte dalla Rete Natura 2000 per la protezione della fauna nelle aree protette vengano rispettate; controllo che i lavori vengano eseguiti fuori dei periodi di nidifcazione e riproduzione delle specie protette

dall’ARPA di Puglia: A.24) monitoraggio delle emissioni degli inquinanti e rumore, con le azioni da intraprendere nel caso in cui i valori limite verranno superati, numero e posizione delle centraline, sistema di allerta per la popolazione in caso di emissioni critiche

dalla regione Puglia con il coinvolgimento dell’ARPA di Puglia: A.28) Interventi di mitigazione dell’impatto paesaggistico con interventi di mascheramento e di fabbricati “armonizzati” al contesto territoriale circostante

dalla regione Puglia con il coinvolgimento del comune di Melendugno: 
A.44) Approvazione delle misure di mitigazione e di ripristino vegetale, specie per la ricollocazione delle piante di ulivi,

dall’ ARPA di Puglia con il coinvolgimento della regione Puglia: A.45) Presentazione di un progetto quinquennale sulla rivegetazione, specie per gli ulivi

dalla regione Puglia con il coinvolgimento dell’ARPA di Puglia: A.40) Siccome c’è la “accertata interferenza” del metanodotto a terra con alcuni habitat protetti, la TAP-AG avrebbe dovuto presentare varianti nel percorso per cercare di eliminare tali interferenze, considerando le caratteristiche floro-vegetali dell’area. Se questo non fosse stato possibile, la TAP-AG avrebbe dovuto presentare un progetto con i dettagli per il ripristino utilizzando le migliori tecniche di ingegneria naturalistica. L’ampiezza della fascia di lavoro deve essere limitata a 18 metri