Accoglienza migranti, Protocollo d’intesa per il rispetto delle regole e della legalità

Sono oltre 2.500 unità i lavoratori che si occupano di accoglienza

Il 14 marzo è stato sottoscritto il protocollo d’intesa tra le prefetture di Potenza, di Matera e l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Potenza-Matera, con lo scopo di garantire il rispetto delle regole e della legalità per i lavoratori che si occupano di accoglienza dei migranti, operanti nei Centri di Accoglienza della Basilicata.

Il protocollo – unico e innovativo – è stato siglato nel palazzo del Governo di Potenza dal Prefetto Cagliostro di Potenza, dal Prefetto Bellomo di Matera e dal Capo dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Potenza-Matera Olivieri Pennesi.

Erano anche presenti il Questore di Potenza, i Comandanti Provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza di Potenza.

“Ci si propone – recita la pratica – di monitorare i centri di accoglienza permanenti, presenti nella regione Basilicata e, quello temporaneo, presente nel Comune di Palazzo S. Gervasio.

La finalità è assicurare la regolarità dei contratti di lavoro dei numerosi operatori impegnati che sono oltre 2.500 unità. Per tale consistenza numerica meritano un’adeguata attenzione”.

“Il protocollo – dichiara, tra gli altri obiettivi, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro – si prefigge di attuare giuste sinergie tra le diverse Amministrazioni Pubbliche coinvolte nella gestione del fenomeno immigrazione, per scongiurare criticità già evidenziate in altre realtà nazionali”.

“L’idea è di adottare delle strategie: riunioni periodiche di programmazione e monitoraggio a consuntivo delle attività svolte, controlli da effettuarsi congiuntamente tra funzionari delle due Prefetture e il personale Ispettivo dell’Ispettorato, coadiuvati da personale delle Forze dell’Ordine e/o di altre Amministrazioni, consentendo così maggiore visibilità e trasparenza dell’azione della Pubblica Amministrazione”.

“Essenziale – conclude – sarà lo scambio costante di informazioni tra le Prefetture e l’Ispettorato, che assicureranno adeguate soluzioni di casi concreti di rispettiva competenza”.