Ruoti ricorda i suoi cittadini illustri: convegno e mostra dedicati all’architetto Pisanti foto

L'iniziativa il 16 giugno

L’associazione “Recupero Tradizioni Ruotesi” organizza per il 16 giugno una mostra fotografica e un convegno dedicati all’architetto Giuseppe Pisanti. L’evento si inserisce in una serie di iniziative organizzati dall’associazione per celebrare i personaggi illustri di Ruoti. 

Abbiamo recuperato e ristampato un bellissimo reperto storico- spiega in una nota l’associazione- il reperto è un’autobiografia intitolata ai “ricordi autobiografici”, scritta dal Pisanti, ritrovata grazie all’impegno dell’avvocato Gerardo Maria Cantore collaboratore della nostra associazione.

Nella mattinata del 16 giugno alle ore 11:00, aprirà la mostra dedicata alle opere dell’architetto Giuseppe Pisanti, la mostra sarà allestita in Salita Giuseppe Pisanti e verso la sua abitazione natia, si svolgerà anche la rappresentazione rievocativa di scene di vita di un tempo.

Sempre il 16 giugno alle ore 18:00 inizierà il convegno nella sala consiliare del comune di Ruoti con la presenza di storici e tecnici dell’architettura,

L’architetto Giuseppe Pisanti nasce a Ruoti il 19 novembre 1826 da Nicola e Anna Maria Sponsa (modesti proprietari), trasferitosi a Napoli per gli studi, il 26 febbraio del 1849 consegue la licenza nelle scienze fisiche e matematiche alla Regia Università di Napoli, il 23 aprile dello stesso anno si laurea in Architettura nella medesima Università.

Frequenta con il fratello Gerardo anche la scuola privata di Architettura di Vincenzo Salomone, alla quale subentra, dopo la morte di Enrico Alvino.

Discepolo prediletto di quel grandissimo dell’arte e del gusto architettonico che fu Enrico Alvino, egli era rimasto l’ultimo erede spirituale della vecchia illustre falange di Architetti Napoletani, che provenienti dal nostro dovizioso settecento onorarono e abbellirono, ovunque fu loro possibile.

La sua attività professionale riguarda quasi sessanta progetti per la maggior parte realizzati a Napoli e nel Meridione.

Pisanti fu assiduo collaboratore con il suo maestro Enrico Alvino, dal 1859 sostituisce Enrico Alvino nelle lezioni di Architettura Civile del Real Collegio militare della Nuziatella e nel 1873 ha l’incarico di professore di disegni lineare, nel 1870 è nominato professore onorario nell’Istituto di Belle Arti di Napoli, eseguono molte opere con Alvino tra il 1850 ed il 1876, dopo la sua morte del suo maestro Enrico Alvino ne porta avanti altre modificandone talvolta i disegni.

Alcune delle sue opere più importanti furono realizzate a Napoli: con il Veneri i prospetti dell’istituto di Belle Arti e ne amplia la scala 1865/1880, restauro facciata del Duomo di Napoli 1880, Chiesa di San Gennaro ad Antignano 1903, Chiesa di San Pietro a Portici 1902, Progetto del monumento a Masaniello in Piazza Mercato e riqualificazione della Piazza, Restauro della Casa del Fauno, Pompei (con E.Alvino), Facciata della Chiesa di Piedigrotta, Napoli (con E.Alvino) 1853, Progetto del nuovo quartiere Chiaia, Napoli (con E.Alvino)1859, Monumento per i Martiri in piazza dei Martiri, Napoli (con E.Alvino) 1860/64, Restauro della chiesa della S.S. Resurrezione 1862, Restauro del Caffè Gambrinus 1864, Chiesa parrocchiale di San Giovanni a Teduccio 1866, Restauro della chiesa della S.S. Resurrezione 1862, Napoli, Intervento al Maschio Angioino e riqualificazione della piazza, Napoli (con E.Alvino) 1871.

Nel Sud Italia si occupò nel 1885 Restauro del Duomo di Cosenza e costruzione del Presbiterio, nel 1888 Restauro/Ricostruzione della Cattedrale di Oppido Mamertina, nel 1882 Duomo di Cerignola, nel 1887 Restauro ed ampliamento della chiesa di Santa Maria della Serra, a Montalto Uffugo nel 1893 Regia scuola pratica di agricoltura Cerignola, 1897 Riparazioni al Duomo di Casertavecchia, 1877 Palazzo e cappella gentilizia Curato, Lucera, 1902 Chiesa di San Pietro a Portici.

In Basilicata nel 1872 realizza un Ponte su un torrente a Picerno, nel 1872 Palazzo Mancini a Picerno, nel 1873 Progetto per la Chiesa e il campanile di Picerno, per conto della Congrega di Gesù Bambino di Picerno realizza anche una Cappella con sepolcreto nel Cimitero di Picerno in seguito distrutto da una frana 1869, 1894 Palazzo Branca – Reale a Potenza piu Cappella funeraria Branca nel cimitero di Potenza 1888,Teatro Stabile -misurazione e valutazione.

Giuseppe Pisanti muore a Napoli il 28 novembre del 1913 e sepolto nel recinto degli umini illustri nel cimitero di Poggio Reale.

Scrisse di lui Francesco De Fusco: “Nel mattino del 28 novembre del 1913 un maestoso corteo si muoveva dalla Chiesa S. Giovanni Battista, volgarmente detta S. Giovaniello, tenuta dalla Congreca dei Professori di Belle Arti, e, per le vie di Santa Maria di Costantinopoli e di Foria, si diriggeva silenzioso e solenne, al cimitero di Poggio Reale. Drappelli di guardie e vigili del Municipio gli facevano da scorta di onore, lo seguivano riverenti le rappresentanze della Città e dei corpi accademici, i professori e gli studenti di Belle Arti.

Era l’ultimo tributo di onore e di affetto alla salma di un uomo che, venuto a Napoli – la – Capitale dalla provincia, era vissuto col cuore sempre in alto, lontano da ogni basso intrigo, ed aveva saputo conquistare col suo genio un posto eminente fra gli architetti dei suoi tempi, facendosi proclamare, per unanime consenso, maestro nell’arte sua che adorava.

Intorno a quel feretro ancora caldo, intorno a quel nucleo di scolari devoti, si raccolse un gruppo di amici, quasi tutta la famiglia artistica dell’Istituto, con a capo il senatore Giulio De Petra, che si imposero il sacro dovere di tramandare ai posteri, un ricordodi pietra, il nome e le dolci sembianze di colui, che ben può dirsi l’ultimo dei grandi architetti del suo secolo in Napoli.”