Impianto trattamento acque Viggiano, il progetto Eni Syndial “al vaglio della magistratura”

Le associazioni Mediterraneo No Triv, Isde e Cova Contro dopo aver presentato osservazioni sulla criticità si apprestano a rivolgersi alla Procura e al Difensore civico

Con una nota congiunta firmata da Mediterraneo No Triv, Cova Contro e Isde (Medici per l’Ambiente) Basilicata, è stata sottoposta all’attenzione del Dipartimento Ambiente della Regiona Basilicata, Comune di Viggiano e di Grumento, nonché al Difensore Civico della Basilicata, la situazione relativa al procedimento P.A.U.R. ID-10/2018 relativo all’impianto di Trattamento Acque di Produzione da realizzare a Viggiano Contrada Le Vigne, progetto promosso da Eni-Syndial oggi Eni Rewind.

Nella nota le associazioni hanno evidenziato di aver partecipato alla Conferenza di servizi del 9 luglio 2019, presentando in quell’occasione vari spunti di riflessione e depositando poi diverse osservazioni scritte e di contrarietà al progetto valutandone la potenziale pericolosità,.

Tuttavia-spiegano le tre associazioni- altro aspetto critico è la mancata chiusura del procedimento e con pronunciamento di rigetto del progetto nonostante il parere negativo espresso, con nota del 9 settembre Prot. 0008446, dalla Soprintendenza Archeologica, Belle arti e Paesaggio della Basilicata.

Il parere negato della Soprintendenza è stato poi reiterato anche con nota del 29 novembre 2019 Prot. 0200457, pronunciamento resosi necessario a seguito dei nuovi documenti prodotti dalla società Eni Rewind, subentrata a Eni-Syndial.

Quindi, i chiarimenti, le precisazioni e gli sforzi della società che intende trattare le acque di produzione del Cova a Viggiano in C.da Le Vigne, non sono stati tali da far mutare opinione.

A questo punto la Regione Basilicata avrebbe dovuto rigettare il progetto e a fronte della contrarietà espressa dalla Soprintendenza, atteso in tale proccedimento l’efficacia vincolante del suo parere.

Inoltre-sottolineano ancora Mediterraneo No Triv, Isde e Cova Contro- ai sensi dell’art. 27 bis comma 8, tutti i termini del procedimento sono perentori e come sintetizzato proprio dall’ufficio con uno schema presentato a tutti gli enti durante la convocazione della Conferenza di Servzi del 9 luglio 2019 e che le associazioni ambientaliste hanno prodotto alle istituzioni, unitamente ad una nota di chiarimento. In effetti, la questione è molto importante ed attentamente disciplinata dalla legge. Eppure, l’ufficio Dipartimento Ambientale-Regione Basilicata ha consentito la pubblicazione di nuovi documenti e chiarimenti da parte della società Rewind, subentrata alla Syndial (fontehttp://valutazioneambientale.regione.basilicata.it/valutazioneambie/detail.jsp?sec=100003&otype=1011&id=116439), benchè, a parere delle associazioni, per legge non è consentito.

Per tutte le ragioni sopra indicate, si è chiesto l’espunzione dei predetti documenti dal sito relativo al procedimento di trattamento delle acque di produzione a Viggiano-C.da Le Vigne. Inoltre le associazioni ambientaliste hanno chiesto alla Regione Basilicata, la conclusione del procedimento con il rigetto del progetto.

La questione, comunque, data la sua rilevanza-concludono- sarà anche sottoposta all’attenzione del Difensore Civico della Basilicata nonché alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Potenza.