Matera, l’appello di un gruppo di mamme: I nostri figli hanno il diritto di crescere

I loro bambini frequentavano l’asilo nido “Il Tiglio 2”, che rischia di non riaprire

Di seguito la lettera di un gruppo di mamme al sindaco di Matera per rappresentare il rischio che a settembre  il nido frequentato dai loro figli rischi di non riaprire.

“Gentile Sindaco,

Le scrive un gruppo di madri, i cui figli frequentavano l’asilo nido “Il Tiglio 2”, sede distaccata del Nido Convenzionato “Il Tiglio”.

Si tratta di un servizio privato, questo concetto è centrale e magari porta in sé le risposte, ma intendiamoci sulle parole: “privato” non è sinonimo di “privilegiato”: in alcuni casi i costi si sono rivelati meno proibitivi, per dinamiche che non vogliamo approfondire, ma che sono ben note;

“privato” non è sinonimo di “privilegiato”: vuol dire su misura, tarato sulle esigenze di famiglie e bambini, in termini di orario, flessibilità, cura.

Dallo scorso 5 marzo i nostri figli hanno interrotto bruscamente le loro vite, di cui il nido era fulcro ed esperienza fondante. Gli effetti a cascata si sono fatti sentire nelle vite di tutti: bambini senza socialità, relazioni interrotte, affetti spariti, crescita negata, vite sospese, madri e padri che hanno rinunciato o hanno ridotto le attività lavorative, posti di lavoro scomparsi all’improvviso.

Qualche giorno fa ci è stato comunicato che molto probabilmente questa esperienza a settembre 2020 non ricomincerà.

Costi impeditivi, vista la riduzione del numero di bambini per educatrice e per struttura, che la direzione non si sente di far gravare sulle famiglie. Abbiamo incontrato la direzione del Nido, che ci ha esposto la situazione e spiegato le sue ragioni, ci ha mostrato ed espresso comprensione, ma non ha potuto venire incontro alle nostre esigenze.

Abbiamo contattato l’ Ufficio Servizi Sociali, che non ha potuto o voluto riceverci, rispondendo che la risoluzione della questione non spetta a loro. Il punto è proprio questo ridurre i diritti dell’infanzia ad un problema delle famiglie, che si sono dovute adattare e riorganizzare in virtù di una situazione emergenziale che ha riguardato tutti.

Questo lo abbiamo vissuto insieme ai nostri figli abbiamo perso, inoltre, la relazione di affetto e fiducia che si è creata con una delle educatrici del nido, persona professionale ed amorevole, che si è vista privare del suo ruolo e dei legami costruiti con pazienza e devozione con i nostri figli: una perdita dolorosa su entrambi i fronti.

Siamo stati silenti fino ad ora, invisibili, non considerati, i nostri sforzi quotidiani sono stati minimizzati, i nostri figli sono scomparsi dai luoghi e dai discorsi. Ma quando un settore riparte deve ripartire per tutti.

Oggi è un giorno importante, perché alcune strutture hanno potuto riaprire in qualità di centro estivo, e finalmente anche per i più piccini si è palesata la possibilità di riprendere le attività sociali ed educative, ma non per i nostri figli ai quali continuano ad essere negati il diritto alla continuità educativa, il diritto all’uguaglianza, il diritto allo sviluppo.

Il tempo dell’auto-commiserazione e delle pacche sulle spalle è terminato. Chiediamo una risposta alle nostre domande, ma soprattutto che la comunità si faccia carico delle esigenze dei più piccoli, come è giusto che avvenga in una società civile e che venga presa in carico la responsabilità di trovare una soluzione anche facendosi carico di misure straordinarie di fronte ad eventi eccezionali. Non andrà tutto bene, se non ci impegniamo affinché possa essere così”.

 

Mamme e Bambini del Tiglio 2

Alessandra, mamma di Francesco, 19 mesi

Anna , mamma di Antonio, 29 mesi

Federica , mamma di Andrea, 16 mesi

Tiziana, mamma di Erica, 29 mesi

Veronica, mamma di Francesco, 22 mesi

Gabriella, mamma di Emanuele, 20 mesi

Nunzia, mamma di Noemi, 19 mesi

Margherita, mamma di Agnese, 22 mesi

Michela, mamma di Sofia, 28 mesi

Brunella, mamma di Giuseppe, 28 mesi

Angelica, mamma di Andrea, 25 mesi

Giovanna, mamma di Claudia, 21 mesi

Tina, mamma di Saverio, 20